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Saldi 2014: calendario saldi estate – inverno, consigli acquisti

Redazione Controcampus 28 Maggio 2014
R. C.
09/10/2024

Occhio al calendario saldi estate - inverno! Arrivano i saldi 2014, momento ideale per fare acquisti spendendo poco e approfittando dell'occasione, acquistando al 20% o al 30%, al 40% o al 50% e fino al 70% di sconto Ma quando iniziano i saldi 2014? Quando iniziano i saldi estate e quando i saldi inverno? Quanto durano i saldi? Ecco il calendario dei saldi 2014, date di quando iniziano i saldi e quando finiscono e tutti gli utili consigli del Presidente della Feder Consumatori, Rosario Trefiletti e di Clizia Incorvaia da Chiambretti Supermarket.

In tempi di crisi come quello che ci troviamo a vivere nulla è più incoraggiante dei due momenti dell’anno in cui i nostri portafogli ricevono soccorso: i saldi invernali ed estivi. Scopriamo insieme le date, regione per regione, dei saldi invernali ed estivi 2014 e i consigli degli esperti per evitare fregature e fare sempre un buon affare!

Saldi 2014: come fare acquisti e spendere poco

Saldi 2014 – calendario completo saldi estate ed inverno per ogni regione << clicca e scarica

  • Nel periodo dei saldi occorre prestare molta attenzione alle reali opportunità di risparmio, non fare shopping compulsivo, valutare il rapporto qualità/prezzo e ricordare sempre che la riduzione dei prezzi non comporta una diminuzione di diritti del consumatore.
  • Fate un giro qualche giorno prima della data prevista per l’inizio dei saldi per essere sicuri che la merce che si troverà in negozio sia veramente quella di stagione e non un avanzo di magazzino.
  • Lo sconto deve essere espresso in percentuale e sul cartellino deve essere indicato anche il prezzo normale di vendita. I prodotti in saldo devono essere ben separati da quelli non scontati così da evitare la possibile confusione tra prodotti scontati e prodotti a prezzo pieno.
  • Il venditore deve applicare lo sconto dichiarato. Se alla cassa viene praticato un prezzo o uno sconto diverso da quello indicato, sarà bene comunicarlo al negoziante.
  • I negozianti convenzionati con una carta di credito sono tenuti ad accertarla anche nel periodo dei saldi.
  • Consentire la prova dei capi non è un obbligo. Quando è possibile, provate l’articolo scelto, ricordando che, in assenza di difetti, la possibilità di cambiare il capo o il prodotto non è imposta dalla legge, né durante i saldi né durante le vendite normali, ma è anch’essa rimessa alla discrezionalità del commerciante. Se non siete sicuri dell’acquisto chiedete al negoziante se è possibile effettuare un cambio e il limite di tempo per farlo.
  • Conservate sempre lo scontrino, perché se un difetto si palesa dopo l’acquisto, anche nel periodo dei saldi la legge garantisce all’acquirente il diritto di cambiare la merce difettosa.

Saldi 2014: consigli pert gli acquisti di Clizia Incorvaia, esperta di moda

Per avere maggiori delucidazioni sui saldi 2014 abbiamo intervistato Clizia Incorvaia, esperta di moda e fashion blogger (il punto) e attualmente tra i protagonisti del cast del Chiambretti Supermarket, in onda su Italia1 alle 23.50.

Clizia Incorvaia

Clizia Incorvaia

Per quanto i saldi siano un’occasione di risparmio spesso si finisce per non trovare nulla che piace. Quale dritta può dare ai nostri lettori in merito a dove è più probabile trovare articoli interessanti?

Il mio consiglio è quello di rivolgersi a quei centri che vendono grandi griffe a prezzi super scontati. Per chi vive in grandi città, come Milano ad esempio, è possibile rivolgersi agli outlet delle grandi firme, a centri commerciali come il Fox Town nel milanese o ad outlet village.

“Probabilmente i capi che si troveranno, firmati anche Gucci, Armani, Hermes ecc..

“Saranno pezzi da repertorio ma non fatevi scoraggiare: diverranno quanto prima capi vintage che si potranno tranquillamente utilizzare in un’occasione adatta.”

I mercatini: non certo soggetti ai saldi, oppure si? Esistono mercatini che offrono buon rapporto qualità/prezzo?

“Certamente i mercatini offrono prezzi più bassi; come già da me anticipato, anche in questo caso è bene badare al vintage. Nei mercatini, infatti, è più facile trovare capi di quello stile ma attenzione: è bene badare al rapporto qualità/prezzo. In molte occasioni si rischia di spendere molti soldi credendo si tratti di capi autentici ma, alla fine, si scopre di essere stati vittima di un inganno e di aver acquistato un falso. Il mio consiglio, dunque, è di stare molto attenti e di dirigersi presso quei mercatini dove ci sono capi sicuri. Per chi è dell’hinterland milanese consiglio Senigallia, è possibile trovare capi anni’80 davvero fantastici, bisogna soltanto saper cercare.”

Spesso molti degli articoli proposti durante gli sconti sono “audaci” oppure “stravaganti” e si finisce per non acquistarli in quanto non si sa come abbinarli. Ha qualche suggerimento da dare ai nostri lettori su come abbinare articoli e colori dal carattere più vivace?

“Il mio consiglio è non limitarsi: molti si buttano su colori classici come il blu o il nero. Io suggerisco di scegliere anche colori più improbabili come il rosso, il giallo. Mi è capitato, ad esempio, di acquistare un cappotto rosso D&G certa che non avrei saputo come indossarlo; invece, ho trovato come abbinarlo e ne sono soddisfatta in quanto ha dato vivacità al mio guardaroba. Altro motivo in più per acquistare capi ‘audaci’ è che la moda, si sa, ripesca sempre dal passato: chi vi dice che quell’abito fuori moda trovato a prezzo bassissimo in un prossimo futuro non possa diventare un vestito da tappeto rosso?”

Rosario Trefiletti

Rosario Trefiletti

In merito a consigli sul risparmio e sull’approccio all’acquisto sicuro abbiamo intervistato Rosario Trefiletti, Presidente della Federconsumatori.

I saldi sono un momento topico dell’anno in quanto ad acquisti. In questo periodo di crisi, c’è stato un  calo degli acquisti, nonostante gli sconti fuori stagione, oppure continuano ad avere lo stesso riscontro sul mercato?

“Come noto le famiglie stanno attraversando un periodo di enorme difficoltà.” – Dichiara Trafiletti –

“Questo si percepisce da molti segnali: dall’andamento dei consumi (basti pensare che da quanto emerge dalle ricerche del nostro O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori solo nel biennio 2012-2013 la contrazione dei consumi è stata del -8,1%) alla profonda modifica delle abitudini alimentari.”

“In particolare i dati provenienti da tale comparto destano forte preoccupazione: non solo si acquista di meno, ma si comprano prodotti più economici, si risparmia sulla qualità, si acquistano sempre meno carne e pesce. In tale contesto nemmeno i saldi fanno eccezione. L’ultima stagione invernale ha registrato un vero e proprio tracollo: solo il 36% delle famiglie italiane ha acquistato a saldo, con una diminuzione complessiva della spesa del -11,5% rispetto alla stagione invernale del 2013.”

Risparmio reale o fasullo: quanto di “vero” c’è nell’abbassamento dei prezzi durante il periodo degli sconti di stagione? I prodotti subiscono davvero uno sconto oppure bisogna stare attenti ai cosiddetti “specchietti per le allodole”?

“Come in tutti i settori c’è chi opera correttamente e chi invece tenta di ingannare i cittadini. Vi sono però alcuni semplici accorgimenti grazie ai quali i cittadini possono difendersi dai raggiri e dei finti sconti.”

“In genere consigliamo sempre di verificare prima della partenza dei saldi, il prezzo pieno del prodotto che si intende comperare, se possibile, fotografandolo con il telefono cellulare per avere una testimonianza certa. Solo in questo modo sarà possibile valutare la reale convenienza dello sconto applicato dal negoziante. In ogni caso è opportuno non fermarsi mai davanti alla prima vetrina, ma è bene confrontate i prezzi di diversi negozi, orientandosi sempre verso beni o prodotti di cui si ha realmente bisogno.”

“Un altro suggerimento che rivolgiamo sempre ai cittadini è di diffidare dalle vetrine tappezzate dai manifesti (che non consentono di vedere la merce) o che reclamizzano sconti eccessivi, pari o superiori al 60%: le merci “svendute”, molto spesso, appartengono alle passate stagioni. Ricordiamo, infatti, che i prodotti venduti a saldo devono essere di fine stagione, ma della stagione appena conclusa, non delle stagioni passate! La merce di risulta o di magazzino non può essere mescolata con i prodotti in saldo, ma deve essere venduta separatamente. Infine invitiamo sempre a prestare attenzione al cartellino. Su ogni prodotto deve essere indicato, obbligatoriamente ed in modo chiaro e leggibile, il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore in percentuale dello sconto.”

Quali suggerimenti si sente di dare alle famiglie che, in un momento storico ed economico difficile come questo, attendono gli sconti per l’acquisto di prodotti di qualità a basso costo?

“Il consiglio principale rimane quello di tenere sotto controllo il budget. Predisporre una cifra massima da spendere per gli acquisti in saldo è un buon punto di partenza, magari redigendo anche un elenco dei prodotti di cui si ha bisogno. In questo modo si possono facilmente evitare spese superflue ed acquisti impulsivi.”

“Un ultimo consiglio pratico: per eventuali cambi è necessario conservare sempre lo scontrino quale prova di acquisto. Sarà prezioso in caso di merce fallata o non “conforme”, in quanto obbliga il commerciante alla sostituzione o al rimborso di quanto pagato.”

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto