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Rivoluzione Francese: trama, storia, riassunto e mappa concettuale

Carolina Campanile 16 Maggio 2019
C. C.
06/10/2024

Trama e breve riassunto della Rivoluzione francese, una delle rivoluzioni più citate e studiate a scuola: scarica qui gratis analisi del testo e mappa concettuale.

Un utile riassunto per gli esami di maturità e i compiti in classe anche alle medie, mappa concettuale della Rivoluzione francese e analisi del testo, per approfondire l’argomento.

La Prima rivoluzione francese, è così chiamata per distinguerla dalla Rivoluzione di luglio e da quella del 1848. Si svolse in un periodo di caos totale, definito dalla storiografia come lo spartiacque tra l’età moderna e l’età contemporanea.  Le principali conseguenze furono l’abolizione della monarchia assoluta e la nascita della repubblica.

L’emanazione della Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino, inoltre, getta le basi delle costituzioni moderne.

Segnando il declino dell’assolutismo, ispirò le successive rivoluzioni XIX secolo. Diede inoltre le base per un nuovo sistema politico basato sul concetto di Stato liberale, in cui la borghesia è la classe dominante. 

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Scopriamo insieme quando la data della Rivoluzione francese e le cause, da chi partì l’iniziativa e cosa successe in quegli anni.

Causata da un periodo di caos sociale, politico e culturale, avvenne tra il 1789 e il 1799. In quei tempi vi era la monarchia assoluta di Luigi XVI e la era società divisa in nobiltà, clero e terzo stato. La situazione economica della Francia era critica, e il deficit del paese difficile da contrastare.

Il 19 febbraio 1781 Necker pubblica il bilancio statale, il cui debito pubblico ammonta a 318 milioni. Nel maggio del 1788, a Grenoble, le proteste a causa della crisi economica aumentano.

L’esercito, obbligato a intervenire, venne accolto da tegole lanciate dai cittadini. Quel giorno è ricordato come Giornata delle Tegole. Così, per la prima volta dal 1614, il 5 maggio 1789, a Versailles, vengono convocati gli Stati Generali.

Siccome il Terzo Stato era sempre in minoranza, decise di riunirsi e di formare l’Assemblea nazionale. Il sovrano cercò di ostacolare l’Assemblea, ma invano.

Questa infatti giurò di non sciogliersi fino alla pubblicazione della Costituzione, che pose fine all’Ancien Régime.

Il 20 luglio 1791 il re e la famiglia tentano la fuga, ma vengono arrestati e ricondotti a Parigi, dove il re viene giustiziato. I Montagnardi, con a capo Robespierre che seminò il periodo del Terrore, si ritrovano i soli alla guida del paese. Nonostante la portata di Robespierre, i cittadini iniziano sempre più a protestare, tanto da farlo arrestare e giustiziare.

Il 17 agosto 1975 la Convenzione vota e ratifica la nuova Costituzione dell’anno III. In questo clima, a tratti innovativo a tratti fallimentare, si fa spazio la figura di Napoleone Bonaparte.

Nel 1804 Napoleone si fa nominare imperatore dei francesi: comincia così, con l’epoca napoleonica, un nuovo periodo della storia francese.

Anali del testo: da Luigi XVI all’epoca napoleonica e approfondimenti

I conflitti politici e le lotte tra i partiti furono il continuo della rivoluzione, ma per capire come questa iniziò bisogna ricostruire il cammino della civiltà durante gli anni. Lo scopo della rivoluzione era realizzare un nuovo sistema sociale, diverso da quello teologico-feudale del medioevo, in modo da soddisfare le nuove esigenze della società francese.

Da un sistema teologico-feudale si sarebbe dovuti passare ad un sistema incentrato perlopiù sull’industria e la scienza. La società contemporanea è infatti frutto di una rivoluzione industriale, resa possibile grazie alle scoperte scientifiche e al continuo perfezionamento della tecnologia.

Pertanto, operai e scienziati sono le uniche classi sociali in grado di rivoluzionare, di esercitare un’influenza sull’opinione pubblica e sulla condotta della società. Ciò che non funzionò della rivoluzione fu la scelta di affidare tale compito nelle mani della borghesia.

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© Riproduzione Riservata
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Carolina Campanile Diplomata in Scienze del Turismo, sono iscritta alla Facoltà di Lettere Moderne alla Federico II. La passione per la scrittura nasce sin da piccola, quando nella mia stanzetta inventavo fiabe che ancora oggi custodisco gelosamente. Appassionata di letteratura e di arte, con gli anni ho iniziato ad interessarmi anche a ciò che è successo e succede nel mondo. Sensibile ai problemi che il pianeta (e l'uomo) affronta quotidianamente, per ControCampus scrivo prettamente per la rubrica Giornate e festività. L'idea nasce dalla volontà di raccogliere tutte le ricorrenze il cui obiettivo è sensibilizzare gli animi. Gli articoli trattano vari temi, dal problema dell'inquinamento alle malattie per le quali non ancora esiste una cura specifica. In passato ho scritto per la rubrica Il Personaggio e Frasi, dove ogni tanto mi ritroverete. Leggi tutto