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Ricorso test Veterinaria 2019 per irregolarità: scadenze e motivazioni

Daniela Saraco 17 Settembre 2019
D. S.
21/09/2024

Come fare ricorso del test veterinaria 2019 irregolare nella prova d’accesso: date, scadenza nella proposizione della domanda e possibili motivazioni da addurre.

Ecco quali sono le irregolarità da segnalare per il test d’ingresso e le scadenze da rispettare per presentare ricorso. I consigli dell’avvocato Michele Galvanico iscritto al consiglio dell’ordine degli avvocati di Torre Annunziata (NA). Tutti coloro che vogliono diventare Veterinari, devono iscriversi alla Facoltà di Veterinaria. Poichè si tratta di un corso di laurea a numero chiuso, bisogna superare la prova d’accesso.

I posti disponibili sono infatti a numero programmato nazionale, per cui ci si potrà immatricolare solamente dopo aver superato il test.

La selezione è durissima e non è sempre facile conquistare un posto.  È possibile, però , fare ricorso al Tar ed ottenere l’ammissione alla facoltà .

Con quali motivazioni? Quali sono i termini e le tempistiche? Scopriamo come fare ricorso per il test di Veterinaria 2019.

Negli anni, il test d’ingresso alle facoltà a numero chiuso ha dimostrato non poche difformità e i candidati ne hanno denunciato le anomalie riscontrate durante le prove. Le più frequenti irregolarità riguardano l’utilizzo di telefoni cellulari, la consultazione di appunti, fino ad arrivare ai tempi di consegna non rispettati.

Violazioni che hanno generato una grande quantità di ricorsi legali. L’istanza attiene al TAR e può essere presentata in caso di mancato rispetto delle condizioni che regolano il corretto svolgimento del test. È necessario, quindi, documentare le violazioni che si sono verificate nel corso della prova d’ammissione: un telefono accesso, un plico manomesso, un atteggiamento di “favore” nei confronti di alcune aspiranti matricole.

Come fare ricorso test Veterinaria 2019 per irregolarità: come funziona e motivazioni

Ricorrendo al Tar, si può ottenere la modifica, la revoca o l’annullamento degli atti amministrativi. Ogni candidato che non è riuscito ad ottenere il punteggio necessario per rientrare in graduatoria, può fare ricorso, una sola volta, scegliendo una di queste modalità :

  • collettivo Nazionale ad opera di sindacati, con il costo di € 10,00 per le sole spese amministrative .
  • collettivo locale. Questa istanza è promossa da associazioni di studenti locali dei vari atenei e cambia modalità di azione da ateneo ad ateneo
  • Ricorso Individuale. Esiste l’eventualità di procedere singolarmente se si ritiene di essere stati vittima di un’ingiustizia. È ovvio che, in questo caso, le spese legali sono più alte perché occorre incaricare personalmente un legale amministrativista che depositerà il ricorso al TAR .

Date e scadenze per presentare i ricorsi ai test d’accesso

Anche quest’anno, i test d’accesso sono  stati caratterizzati da diverse irregolarità, alcune delle quali hanno consentito a molti candidati di presentare ricorso. Le motivazioni valide per avanzare la richiesta al Tar devono essere denunciate entro 60 giorni dalla pubblicazione della graduatoria per il ricorso normale e 120 giorni per il ricorso straordinario.

L’Avvocato Michele Galvanico consiglia : “ Bisogna valutare bene le motivazioni per cui fare ricorso. Alcune delle irregolarità che permettono la contestazione, e di conseguenza il ricorso, per esempio, riguardano l’utilizzo di smartphone e altri dispositivi connessi a Internet durante il test. Prima di provvedere alla stesura del ricorso, bisogna presentare una istanza di accesso agli atti per ottenere la documentazione utile a dimostrare le irregolarità. L’amministrazione pubblica ha , poi, trenta giorni per rispondere e fornire quanto richiesto.”

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto