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Olimpiadi Italiane di Informatica e AICA 2019: domanda PDF

Daniela Saraco 4 Novembre 2019
D. S.
29/03/2024

Ritorna il concorso per le scuole per l’anno scolastico 2019-2020 delle Olimpiadi Italiane di Informatica e AICA: ecco cosa sono, chi può partecipare, come funziona la procedura, date e scadenze.

Consulta la domanda di concorso in pdf e scaricala gratis da qui.

Il MIUR e l’ AICA – Associazione Italiana per l’Informatica ed il Calcolo Automatico, promuovono la partecipazione degli studenti della scuola secondaria superiore alle Olimpiadi Italiane di Informatica.

L’evento costituisce una grande occasione per far emergere e valorizzare le “eccellenze” esistenti nella scuola italiana, con positiva ricaduta sull’intero sistema educativo. Inoltre le discipline scientifiche hanno un valore strategico sia per lo sviluppo della ricerca scientifica e tecnologica sia per la formazione culturale e professionale dei giovani.

Dunque, è bene invogliare gli studenti alle gare scolastiche strutturate come sane competizioni. Infatti, attraverso le Olimpiadi di Informatica si creano le precondizioni per preparare gli studenti al lavoro ed agli ulteriori livelli di studio e ricerca.

Così come le Olimpiadi di Astrologia e quelle di Problem Solving, le IOI sono rivolte agli alunni del secondo ciclo delle scuole Italiane su territorio nazionale.

L’Italia ha partecipato per la prima volta alle IOI nel 2000. Da una partecipazione sperimentale, si è passati ad una organizzazione  più strutturata a livello nazionale. L’Italia può vantare ben 54 medaglie , nello specifico 2 ori, 20 argenti e 32 medaglie di bronzo in appena 18 edizioni.

L’ultima  edizione delle Olimpiadi Internazionali di Informatica si è svolta a Baku, Azerbaijan tra il 4 e l’11 agosto 2019. L’Italia ora si prepara alla prossima edizione del 2010.

Come partecipare alle Olimpiadi Italiane di Informatica e AICA 2019 – regolamento PDF

E’ aperta la nuova edizione delle Olimpiadi Italiane di Informatica. Le iscrizioni si possono effettuare fino al 13 novembre. La selezione scolastica avviene il 20 novembre 2019. Per partecipare bisogna  registrarsi sul sito ufficiale.

I partecipanti hanno a disposizione 30 minuti per prendere visione dell’ambiente di gara e per controllarne la corretta funzionalità. Scaduto tale tempo, ai partecipanti viene dato accesso alle prove di esame. La durata della gara è di 3 ore dal momento in cui viene dato accesso alle prove di esame. Nessun partecipante può lasciare l’aula prima di 90 minuti dall’inizio della prova. Il testo può essere portato fuori dall’aula solo dopo il termine della prova.

Si ricorda inoltre agli studenti che devono essere in possesso di un documento di riconoscimento in corso di validità. Le istituzioni scolastiche, all’atto dell’iscrizione, devono indicare un Referente, cioè la persona con cui l’organizzazione Olimpica si terrà in contatto per inviare tutte le informazioni e le comunicazioni necessarie. I rapporti si terranno prevalentemente via e-mail. Le iscrizioni si chiudono  mercoledì 13 novembre 2019.   In tale data sono inviati per posta elettronica all’indirizzo e-mail del Referente Scolastico due diversi file in formato .pdf., uno per la modalità “cartacea” e l’altro per la modalità “a-pc” contenenti le regole da seguire per lo svolgimento della prova.

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Per partecipare alle gare, gli atleti prendono visione di un regolamento, ovvero:

  • Ogni atleta è tenuto ad indicare chiaramente sulla scheda nome, cognome, data di nascita, classe, indirizzo e-mail.
  • Il tempo assegnato per svolgere la prova è di 90 minuti.
  • I problemi sono di due tipi: a risposta chiusa, con domande seguite da quattro possibili alternative (indicate con le lettere a, b, c, d) di cui una sola è corretta; a risposta aperta quando è richiesto che la soluzione venga scritta direttamente dal candidato
  •  A ogni problema è associato un punteggio correlato al suo livello di difficoltà.
  • La risposta va riportata  nell’apposito spazio della tabella delle risposte segnando il quadratino corrispondente a quella ritenuta esatta, oppure scrivendola per esteso, nel caso la domanda sia a risposta aperta.
  • Durante la prova non è possibile rivolgere alcuna domanda di chiarimento sul testo dei problemi e sul relativo svolgimento.
  • È vietato consultare testi, manuali o appunti di qualsiasi genere, come pure accedere ad altre risorse (web browser, cartelle di sistema, ecc.) del pc su cui si sta svolgendo la prova, pena l’esclusione dalla stessa.

Come ogni procedura concorsuale, è vietato l’utilizzo di qualsiasi dispositivo elettronico.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto