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Lavorare da Rossopomodoro: requisiti, candidatura e stipendio

Redazione Controcampus 18 Marzo 2021
R. C.
11/12/2024

Guida completa su come fare per lavorare da Rossopomodoro: requisiti richiesti, come compilare il modulo online Lavora con Noi, candidatura spontanea e stipendio.

Non solo un franchising. Si descrivono come una grande famiglia napoletana tutti i dipendenti di Rossopomodoro che con il loro lavoro portano il gusto napoletano ed i sapori della pizza e della cucina mediterranea in giro per l’Italia e per il mondo. Ogni giorno l’azienda è alla ricerca di Store Manager, Cuochi, Pizzaiuoli, Operatori di sala capaci di far vivere ai clienti una vera e propria esperienza partenopea, come se fossero sempre a Napoli.

Nell’ottica di possibili e future possibilità di inserimento nel proprio organico, il Gruppo valuta attentamente il curriculum vitae del candidato (giovane, neolaureato oppure professionista esperto) interessato a lavorare da Rossopomodoro e nuove assunzioni utili per entrare nel team.

Nella Sezione Job del sito ufficiale della catena, è possibile quindi inviare la candidatura spontanea ed il proprio curriculum vitae per lavorare da Rossopomodoro, offerte di lavoro sono valide solo attraverso la compilazione di un modulo online. Ecco una guida piena di consigli ed informazioni utili da seguire anche per la candidatura spontanea.

Come lavorare da Rossopomodoro: Lavora con noi modulo e invio candidatura spontanea

Per lavorare da Rossopomodoro, offerte di lavoro sono visualizzatili accedendo al sito ufficiale della catena di ristorazione. In alto a destra è ben visibile la sezione Lavora con noi. Aprendola sarà possibile visualizzare quali sono le offerte di lavoro e le relative nuove assunzioni. Se l’obiettivo è quindi quello di intraprendere una carriera lavorativa con l’intero team, si potrà procedere con l’invio della candidatura.

Nella pagina selezionata, troverete la voce Invia il tuo CV in rosso. Vi verrà chiesto di inserire il vostro nome e cognome, data di nascita ed indirizzo email. In seguito, la vostra figura professionale e in allegato il curriculum vitae. Se si vuole, è possibile fornire informazioni ulteriori aggiungendo anche una lettera di presentazione. Dopo aver letto ed accettato tutta l’informativa sulla privacy, si potrà procedere con l’invio.

Requisiti lavoro da Rossopomodoro, carriera e stipendio

Le recensioni e le opinioni dei dipendenti che hanno già avuto esperienza presso i punti di ristoro Rossopomodoro raccontano di un ambiente stressante a causa della mole di lavoro da svolgere. Al contrario, pareri positivi hanno riscontrato un’esperienza formativa, un ambiente dinamico che ti permette di lavorare in team con persone giovani soprattutto. Infatti, è proprio la predisposizione al lavoro di squadra uno dei requisiti richiesti al candidato che intende lavorare da Rossopomodoro, a prescindere dalla posizione per cui ci si è candidati.

In qualità di Cuoco e Pizzaiuolo, è gradito un diploma di scuola alberghiera ed una esperienza lavorativa pregressa. Le risorse quindi si occuperanno della produzione degli alimenti da servire, tenendo sempre ben salde le regole HACCP da seguire. L’Operatore di Sala invece si occuperà della gestione e del servizio dei clienti. Doti organizzative, capacità relazionali e comunicative e una buona conoscenza dell’inglese quindi sarebbero gradite. All’interno della catena, un’ulteriore figura professionale ricercata è quella di Store Manager: responsabile del punto vendita. La risorsa viene inserita nel settore Retail, è gradita un’esperienza precedentemente svolta nello stesso ambito. Il candidato si occuperà della gestione del personale e dell’amministrazione, nonché della gestione economica.

In base al ruolo svolto all’interno del punto vendita ed alle ore lavorative effettivamente prestate, l’azienda tende a rispettare la media nazionale dei contratti di lavoro ed i relativi stipendi per i propri dipendenti.

Come aprire un franchising Rossopomodoro: passaggi e costi

Non solo nuove assunzioni. Lavorare per Rossopomodoro significa anche entrare a far parte del team non come dipendente, ma come partner. La catena infatti è sempre alla ricerca di imprenditori con esperienza (singoli oppure società) che desiderano unirsi al franchising in via d’espansione in tutto il mondo. Per potersi proporre come partner di Rossopomodoro in franchising, l’interessato dovrà inizialmente compilare ed inviare il modulo di richiesta (presente sul sito ufficiale, oppure sul portale Sebeto). Il team di sviluppo del business valuterà attentamente quanto riportato e in caso di esito positivo fisseranno un incontro a Napoli con l’aspirante partner. Dopo aver stabilito l’accordo di franchising, Rossopomodoro procederà con un sopralluogo del locale del partner scelto. Solo dopo la stipula della firma del contratto di franchising, si inizierà un percorso formativo con la conseguente apertura del proprio ristorante.

Aprire un franchising Rossopomodoro comporta inevitabilmente una disponibilità economico/finanziaria. Indubbiamente, l’ubicazione del ristorante, i requisiti geografici, le dimensioni della struttura rappresentano una variabile dei costi iniziali per intraprendere il percorso da partner. Mediamente, per un ristorante con 150 posti a sedere, sviluppato su 400 metri quadrati, si stima una spesa complessiva che oscilla tra i 400.000 ed i 600.000 euro. Inoltre, alla stipula del contratto di franchising è prevista una quota di ingresso una tantum pari a 50.000 euro. Mentre è pari al 5% del fatturato mensile la c.d. quota di royalty.

Guida per come lavorare da Rossopomodoro: cosa fare e cosa no

Da più di vent’anni Rossopomodoro porta i sapori di Napoli in tutta Italia ed in tutto il mondo. Infatti, presenta punti di ristoro a Londra, Copenaghen, San Paolo, Monaco di Baviera, Stoccolma, New York e tante altre attività. Grazie alla lunga storia ed al successo della pizza a lunga lievitazione, hanno reso il gusto napoletano di portata planetaria. Fondata nel 1997, dall’attuale presidente Franco Manna, la semplice idea di ristorazione si è trasformata in un vero e proprio franchising. Questo grazie all’appartenenza al Gruppo Sebeto fino al 2006, insieme ad altri grandi marchi come Anema e Cozze, Pizza & Contorni. Attualmente, la catena di ristorazione fa parte del Gruppo OpCapita.

Per entrare a fare parte di questo prestigioso team, è necessario quindi:

  • Recarsi sul portale ufficiale del franchising Rossopomodoro
  • In alto a destra, cliccare sulla sezione lavora con noi
  • Dopo aver individuato la posizione lavorativa più adatta, compilare il modulo lavora con noi e procedere con l’invio
Scheda Azienda
Catena italiana di pizzerie e ristoranti specializzati nella cucina mediterranea. Fondata da Franco Manna (attuale presidente), Giuseppe Marotta e Giuseppe Montella nel 1997 a Napoli.
Nome AziendaRossopomodoro
SettoreRistorazione
Regioni in cui è presenteCampania, Emilia Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Puglia, Sicilia, Toscana, Valle d'Aosta
Requisiti per lavorareDiploma di scuola media superiore o Laurea a seconda della posizione lavorativa, ottime capacità organizzative e relazionali, capacità di lavorare in team, conoscenza della lingua inglese
Contatti - Lavora con noihttps://www.rossopomodoro.it/it/Lavora-con-noi/job
Anagrafica Principale
© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto