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Diventare rappresentante di istituto, come fare, cosa fa, compiti

Flavia de Durante 10 Ottobre 2022
F. d. D.
02/10/2024

Istruzioni e consigli per sapere come diventare rappresentante di istituto e degli studenti: dalle elezioni studentesche alle responsabilità e compiti, cosa fa e cosa no.

Il ruolo del rappresentante degli studenti è davvero fondamentale nel mondo della scuola. Tra le responsabilità principali di questa figura spiccano, in primis, mantenere l’ordine all’interno della scuola e migliorare i rapporti tra docenti e studenti.

Gli studenti che svolgono questo ruolo sono i portavoce dell’intero corpo studentesco. Devono quindi pianificare le attività degli studenti. Riconoscere delle problematiche relative allo sviluppo dei ragazzi e comunicare tra il personale e il consiglio studentesco.

Niente di semplice, quindi, tutt’altro! Tra i requisiti: ottime capacità organizzative, nonché imparare in fretta come comunicare al meglio con insegnanti e alunni.

A spiegarci come diventare rappresentante di istituto e degli studenti, sarà Ferdinando, che ci farà conoscere le elezioni studentesche e ci parlerà delle responsabilità e compiti dei candidati eletti.

Come diventare rappresentante di istituto: regolamento elezioni studentesche a scuola

Come per ogni organo e soggetto politico, anche a scuola per diventare rappresentante di istituto, sono necessarie delle elezioni studentesche, Sarà il consenso democratico e popolare a scegliere.

Partiamo con il dire che il numero dei rappresentanti d’istituto scolastico varia a seconda delle dimensioni della popolazione studentesca.

In linea di massima, se siamo in una scuola con un numero di studenti pari o inferiore a 500, i rappresentanti degli studenti e dei genitori sono 3. Se invece è superiore a 500 (come nella maggior parte dei casi), sono 4.

Gli eletti devono confrontarsi con gli altri membri del Consiglio d’Istituto: con gli organi docenti, genitori e personale ATA.

Ma prima di tutto bisogna essere scelti dal consenso della scuola. La legge elettorale per i consigli d’istituto si chiama “proporzionale col metodo d’Hondt”. I seggi sono assegnati proporzionalmente in base ai voti di lista. Non ci si basa sui voti per i singoli candidati.

In particolare, come da disposizioni ministeriali è chiaro che “i voti delle varie liste sono divisi successivamente per 1, 2, 3 e 4. Poi sono presi i 4 quozienti più alti e assegnati i seggi di conseguenza.”

Le elezioni si svolgono nel mese di ottobre. In ogni caso, non appena la scuola stabilirà il periodo. La carica dura quindi un solo anno!

Agli interessati, viene consegnato un modulo da compilare con il nome della lista prescelta, con i candidati rappresentanti e compagni di lista.

Le prime liste che riconsegneranno i moduli compilati, compariranno subito sui fogli delle votazioni: il consiglio in questo caso è, quindi, rapidità!

Cosa fa un rappresentante degli studenti a scuola

Compreso come diventare rappresentante di istituto secondo il regolamento scolastico e leggi in vigore, cerchiamo di spiegare quali sono ruoli e compiti. 

  • Assemblee d’istituto: ha il compito di chiedere l’assemblea mensilmente al preside e raccogliere le firme per ottenere l’okay. Inoltre, se si vuole arricchire l’assemblea invitando esperti esterni o professionisti vari, bisogna che il rappresentante faccia la proposta. Il coretto svolgimento dell’assemblea è sua responsabilità. Così come questi ha facoltà di indirla, così ha facoltà di interromperla;
  • Convocazione del Comitato studentesco: può pianificare le attività degli studenti e cerca di risolvere le problematiche sollevate dai vari rappresentanti di classe. Dove può fare tutto questo? Durante il Comitato studentesco, composto dall’insieme di tutti i rappresentanti scolastici;
  • Fare parte del Consiglio di Istituto: composto dai 4 r. di istituto, 8 professori, 4 genitori e 2 rappresentanti del personale Ata. Qui si discutono decisioni fondamentali per la scuola e gli studenti;
  • disponibilità e apertura a tutte le idee degli studenti;
  • Mediare tra studenti, docenti e dirigente scolastico;

Nella pratica come diventare rappresentante di istituto

A spiegarci come diventare rappresentante di istituto e degli studenti, è Ferdinando, che ci racconta della sua esperienza.

“Durante il mio terzo anno di liceo classico, ho scelto questo importante ruolo e incarico. Devo dire che è stata un’esperienza veramente bella e formativa, ma l’impegno era decisamente troppo.”– ci racconta Ferdinando -.

“Sei praticamente tutto il giorno a scuola, tra lezioni “normali” durante la mattina e impegni extra pomeridiani. A me piaceva molto, però avevo poco tempo per studiare o dedicarmi ad altro al di fuori della scuola. Specialmente in alcuni periodi, i ragazzi di tutte le classi chiedevano a me e agli altri rappresentanti davvero molto! In particolare di stare lì a mediare con i docenti. Per non parlare di quando c’erano proteste o occupazioni.

“Spetta praticamente ai rappresentanti di istituto essere il ponte più rassicurante possibile tra gli studenti e gli “adulti”; mi riferisco a preside e docenti. E’ un ruolo veramente impegnativo ma regala molte soddisfazioni. Alla fine si tratta di una prima vera esperienza che ti impegna al di fuori del tuo ruolo di studente. Sei qualcosa in più! Ti senti responsabile sia dal punto di vista politico-mediazione che da quello pratico-organizzativo.”- Ci dice ancora.-

“La cosa che ricorderò sempre con più piacere è l‘assemblea mensile: prima di annunciarla, dovevamo presentare la proposta alla preside ed organizzarla. Era veramente bellissimo. Abbiamo invitato alcuni esperti di teatro per il gruppo di recitazione. Abbiamo anche organizzato un sacco di cineforum e attività che coinvolgevano tutti gli studenti.”

Consigli per diventare un bravo rappresentante di istituto

Non basta sapere come diventare rappresentante di istituto, quali sono i compiti, obblighi e doveri, come per ogni carica politica, occorre sapere come esplicarla al meglio. Federico anche in questo caso ci mette a disposizione la sua esperienza.

“Beh, innanzitutto direi di circondarsi di persone fidate per la candidatura. Parlo dei compagni di lista. Non basatevi troppo sui legami amicali, quanto sulle idee. Se viene eletto il vostro gruppo, infatti, bisogna che vi impegnate per realizzare gli obiettivi proposti in fase di elezione. Per questo, meglio avere tante teste che ragionano allo stesso modo!”

“Durante il periodo pre-elezioni è molto utile aver distribuito volantini con i programmi che vi accingerete, una volta nominati, a seguire e realizzare. Proposte, promesse, idee… Scriveteci tutto per attirare voti! Inoltre, ricordatevi che la scuola, per quanto grande che sia, è una piccola realtà in cui è facile stabilire rapporti e amicizie. E’ bene, quindi, che conosciate quanti più studenti possibile per presentarvi. Farveli amici e ascoltare le loro richieste.”- fa sapere Ferdinando.- “Insomma… pensatevi già come dei “veri” politici!”

E’ bene farsi una buona propaganda, poiché sono proprio gli studenti ad eleggere questa figura. Sarà poi compito suo gestire i problemi della scuola e rappresentare gli studenti durante il consiglio d’istituto.

E’ importante, dunque, che tutto ciò che si sceglie di inserire nel programma prima delle elezioni venga poi reso reale dopo la nomina.

“Abbiate sempre a mente che siete la voce degli studenti. Parteciperete al Consiglio Scolastico, all’interno del quale avrete l’onere di rappresentare tutte le idee e le richieste studentesche. Sarà vostro compito fare sì che queste vengano ascoltate e realizzate ove possibile.”

© Riproduzione Riservata
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Flavia de Durante Laureata in Lettere Moderne con il massimo dei voti all'Università degli studi di Salerno. Da sempre amante della lettura, mi diletto a scrivere sin dalla prima adolescenza. Mi interessa esplorare il mondo circostante in tutte le sue sfumature ed in particolare l'animo umano e i rapporti interpersonali. I temi che maggiormente mi interessano sono quelli legati alla cultura, alla storia, al costume, all'ambiente, all'attualità. Vedo nel settore del giornalismo non solo la possibilità di trasmettere dati ed informazioni, ma anche una grande opportunità di acquisire nuove e varie conoscenze. La curiosità e la voglia di sapere sono i motori principali che mi hanno spinto a intraprendere questo percorso. Leggi tutto