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La Gelmini mette il “turbo” alla riforma ma i ricercatori non si lasciano trovare impreparati

Redazione Controcampus 24 Novembre 2010
R. C.
20/04/2024

Non si placa l’ondata di protesta contro il decreto Gelmini nelle università italiane.

In una nota unitaria si legge:”Questo progetto di legge non ha nulla a che vedere con la riforma della quale l’università italiana ha urgente bisogno, ma rappresenta un’epocale operazione di smantellamento del nostro sistema universitario pubblico che, qualora portata a compimento, cancellerebbe per sempre il diritto allo studio, la libertà di ricerca e di insegnamento e la dignità del lavoro negli atenei italiani“.

Intanto si apprende che i finiani di Futuro e libertà non voteranno contro la riforma dell’Università in esame alla Camera. Lo dice, a margine dei lavori parlamentari, Fabio Granata, spiegando che sui punti sollevati dal suo partito ci sarebbero state rassicurazioni da parte del ministro Gelmini. “Il voto finale – ha dettato alle agenzie – sarà o l’astensione o il voto favorevole. Comunque non sarà un voto negativo“.

Insomma, per la riforma il cammino ormai sarebbe in discesa.

Il testo attuale del decreto Gelmini rispetto a quello uscito dal Senato– secondo una nota della segreteria nazionale della Cgil- è stato ulteriormente peggiorato e avrà effetti devastanti“.
Il sindacato,quindi, chiede “un atto di responsabilità: il ritiro del testo e l’avvio di una discussione sulle vere priorità di cui l’Università ha bisogno“. Secondo la Cgil il testo contiene “effetti devastanti” sia sotto il profilo finanziario sia dal punto di vista delle regole di funzionamento dell’istituzione. “Pieno sostegno” alle occupazioni degli atenei e delle scuole arriva dalla Flc.

La scelta dei ricercatori universitari di occupare i tetti delle facoltà – afferma il segretario di categoria Mimmo Pantaleodimostra che anche il patetico bluff dei concorsi elemosina non è servito a spaccare il movimento“.

La Gelmini vuole accelerare i tempi di conclusione della riforma e il mondo della conoscenza accoglie questa accelerazione politica sull’università accelerando la sua protesta.

I ricercatori, che da tre mesi di fatto bloccano 40 atenei su 66, hanno scelto di salire in massa sui tetti delle facoltà.

Salerno, Pavia, Palermo, Roma, queste alcune università che hanno deciso di mobilitarsi contro un decreto che nonostante il “no” deciso del mondo universitario è in via di approvazione in Parlamento, seguono Bologna, Torino, Pisa e altre ancora che sono pronte a dichiarare guerra al decreto Gelmini.

Salerno– Ieri (23novembre) la ”Rete della Conoscenza”, sotto una pioggia battente, ricercatori e studenti hanno occupato il tetto del Rettorato del Campus di Fisciano.
Oggi (24 novembre) è partita la settimana di mobilitazione questi in vista della discussione alla Camera del DDL Gelmini. Dopo l’occupazione”continua” del tetto del rettorato continua la protesta il piazza del Rettorato a partire dalle 12.30, per giovedì è previsto un dibattito pubblico alle 10.00 presso l’ aula 6/7 della facoltà di Lettere e Filosofia, mentre è per le 12.30 alla mensa l’appuntamento con “Racconta ciò che non va” dove gli studenti sono invitati a sfogare i problemi che hanno e stanno riscontrando nell’università, venerdì 26, invece,sempre alle 12.30 presso la stazione di Salerno è indetto il FlashMob.
Una settimana intera, quindi, dedicata al discernimento e alla preparazione per affrontare la manifestazione nazionale a Roma.
”Riteniamo inammissibile che dopo mesi di mobilitazione, cortei, occupazioni, lezioni in piazza – spiegano – il ministro non abbia mai risposto nel merito alle critiche e alle proposte degli studenti, e che il Governo agonizzante, privo di una maggioranza, possa cercare con arroganza di ottenere l’approvazione di una riforma che con l’ingresso dei privati nei Cda, la sostituzione delle borse di studio con sistemi di indebitamento degli studenti, la precarizzazione della ricerca, distruggono l’università pubblica”.

Roma– Tensione tra polizia e studenti a Roma. Da ieri i collettivi della Sapienza hanno preso possesso delle facoltà di Fisica, Ingegneria, Igiene e Scienze Politiche. E a causa delle proteste è saltata l’inaugurazione dell’anno accademico della facoltà di Giurisprudenza. Secondo gli organizzatori due ragazzi sono stati fermati dalle forze dell’ordine che hanno effettuato due cariche di alleggerimento in via San Marcello, dietro la sede del Pdl, perché gli universitari in corteo stavano tentando di sfondare i cordoni di contenimento in direzione della Camera. Poco prima avevano lanciato uova contro il Senato e tentato l’assalto a Palazzo Madama per dire no al ddl Gelmini sull’università. Sul tetto della facoltà di Architettura a piazza Fontanella Borghese dove è salito anche il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, per manifestare l’appoggio e la solidarietà alle proteste contro la riforma Gelmini che ha definito un “disastro omeopatico”.Il presidente Schifani ha chiesto di abbassare i toni della polemica: “Attenzione – è in sostanza il suo messaggio- con questo clima prima o poi ci scappa il morto” .Solidarietà del presidente della Camera Gianfranco Fini a Schifani che ha voluto esprimere “la ferma condanna” contro quello che ha definito “un atto di violenza inaccettabile e intollerabile“.

Palermo– la facoltà di Lettere e Filosofia è stata occupata e per domani è stato indetto un corteo di protesta. Ventun istituti sono in stato di agitazione, altri diciassette – gli “Studenti in movimento” – si sono dissociati dai Collettivi. Dopo il Rettorato della Facoltà di Scienze politiche preso (e rilasciato) al giro del 14 ottobre, in queste ore Lettere è stata nuovamente occupata. Blocco dell’attività nella facoltà di Scienze. Maratona di lezioni – e qui ci stanno anche i prof – a Farmacia, Medicina e Ingegneria. Gli studenti del liceo classico Garibaldi hanno invaso la loro succursale. Ancora, blocchi agli scientifici Cannizzaro ed Einstein, agli artistici Catalano, Regina Margherita e Almeyda, al tecnico Pareto. Occupazione bianca (per non saltare le lezioni) al classico Meli: lezioni la mattina, assemblee il pomeriggio e quindi presidio notturno degli studenti. Al classico Umberto I nei giorni scorsi la reazione del preside era stata dura: richiesta di sei in condotta per sedici maggiorenni e segnalazione di massa alla Digos (ci sono stati anche tre fermi). Due le facoltà occupate a Catania: Lingue e Lettere (quest’ultima sgomberata)

Torino– picchetti informativi sono stati organizzati davanti le sedi delle facoltà in vista dell’assemblea d’ateneo: “Se ci bloccano il futuro, noi blocchiamo l’università!”questo lo slogan

Pisal’attività didattica è stata completamente sospesa, su indicazione del Senato accademico, per consentire la massima partecipazione possibile all’assemblea di ateneo e state indette le assemblee di facoltà in tutto l’ateneo e sette facoltà dell’università sono state occupate almeno fino a venerdì.

Pavia– gli studenti dell’Udu, i dottorandi e ricercatori hanno occupato il rettorato, con i caschetti gialli, per chiedere un colloquio con il rettore.

Bologna– fermi anche i licei: lo scientifico Sabin e il commerciale Rosa Luxembourg, ottomila volantini per invitare al “No Gelmini day” di giovedì.

Milano– docenti e ricercatori della facoltà di design del Politecnico hanno organizzato una notte “no stop” di mostre, incontri e concerti al campus della Bovisa. Tra Milano e provincia sono stati occupati i licei scientifici Volta e Cremona, così l’artistico Tenca. Autogestioni al Da Vinci, al Virgilio e al Parini.

Firenze– nella notte gli studenti sono entrati nella sede del Polo scientifico di Sesto Fiorentino e di un dipartimento di Matematica. Al plesso di via Morgagni è prevista una maratona di lezioni in notturna con docenti delle facoltà di Ingegneria, Scienze, Medicina e Farmacia.

Questa, in linea di massima, è la situazione nelle varie università d’Italia alla quale si aggiungeranno, nei prossimi giorni, anche altre università come quelle di Napoli e Venezia. E questo è solo l’inizio, la “guerra” per la salvaguardia della conoscenza è appena iniziata.

Dora Della Sala

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto