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Come sempre, la rassegna di danza urbana e arti performative Festival Città delle 100 Scale attraverserà la città di Potenza, con un cartellone itinerante, cercando di valorizzarne l’architettura urbana, gli spazi meno conosciuti, i contenitori sociali.
Il primo appuntamento di Festival Città delle 100 Scale, un’autentica festa, avrà come inedito palcoscenico lo spazio ex Vivalat, dove prenderà forma un’installazione di Silvio Giordano, Osa e Wop.
Lunedì 21 ottobre, invece, Alessandro Sciarroni sarà al Teatro Stabile con lo spettacolo Folk-s.
Da ottobre a gennaio 2014 il Festival Città delle 100 Scale ospiterà in città artisti e autori della scena internazionale come Sciarroni, il direttore della Biennale Danza Virgilio Sieni, Antonio Latella e Ricci/Forte, Roger Bernat, Riccardo Buscarini. Forte la presenza delle donne con Simona Bertozzi, Chiara Frigo,Cristina Rizzo.
«Anche quest’anno, nonostante la ristrettezza economica – anticipa Peppe Biscaglia, tra i fondatori della rassegna – il Festival Città delle 100 Scale vuole raggiungere livelli di alta qualità nelle sue proposte e vuole dare una rappresentazione significativa dell’attuale panorama della danza urbana e delle arti performativo in Italia e in Europa, secondo una modalità che coniuga punte più affermate e giovani proposte emergenti di grande interesse della produzione contemporanea.»
Tre gli ambienti concettuali attraverso cui sarà sviluppato quest’anno il cartellone.
- La prima sezione, Fanoi – Aberi in fuoco, si richiama a un’antica festa popolare della città di Potenza. Con questa sezione sarà ripreso il lavoro iniziato con il gruppo d’arte Studio Azzurro con l’installazione Fanoi sulla gradinata del Popolo nell’estate 2009 a Potenza.
- La seconda sezione, Rito, fa riferimento alla danza e al teatro che sorgono dalle primitive forme rituali, profondamente connessi con la comunità.
- La terza sezione, Petrolio, inaugura una sezione che resterà fissa nel festival anche nelle prossime edizioni.
«In una Regione nella quale diventa estremamente difficile programmare nel settore dello spettacolo dal vivo per le poche risorse ad esso destinate da parte degli attori istituzionali, il festival – spiega Francesco Scaringi, ideatore della rassegna – intende porsi come uno spazio creativo aperto alla contemporaneità, alla danza e alle arti performative, ma anche alla valorizzazione di quel tessuto giovanile fatto di stazioni creative che abita il territorio. Da questo punto di vista, il Festival rappresenta una carta della città possibile.»