>
  • Quarta
  • Grassotti
  • Gnudi
  • Napolitani
  • Cacciatore
  • Crepet
  • Buzzatti
  • Pasquino
  • Paleari
  • Mazzone
  • Baietti
  • Andreotti
  • Bonanni
  • Chelini
  • Dalia
  • Boschetti
  • Romano
  • De Luca
  • Rossetto
  • Casciello
  • Santaniello
  • Algeri
  • Catizone
  • Scorza
  • Antonucci
  • Gelisio
  • Barnaba
  • Califano
  • Coniglio
  • Romano
  • Carfagna
  • Falco
  • Valorzi
  • Miraglia
  • Bruzzone
  • Liguori
  • Ward
  • Rinaldi
  • Tassone
  • Quaglia
  • Alemanno
  • Bonetti
  • Ferrante
  • de Durante
  • Cocchi
  • Meoli
  • De Leo
  • di Geso
  • Leone

Storia del carnevale di Ivrea: origini, date e battaglia delle arance

1 Marzo 2019
.
19/04/2024

La vera storia del carnevale di Ivrea: quali sono le origini di questa festa di carnevale, le maschere caratteristiche più importanti, curiosità e date del tiro delle arance.

Famosissima in Italia ma anche all’estero, la festa di carnevale ad Ivrea è unica e particolare in ogni sua data, ricca di simbolismo e tradizioni, un misto tra leggenda e realtà nelle sue origini.

Tante le tradizioni che si ripetono ogni anno, come l’alzata degli Abbà, le zappate e gli abbruciamenti degli Scarli, la sfilata del Corteo Storico.

La storia del carnevale di Ivrea a differenza delle origini di qualsiasi altra festa di carnevale è caratterizzata da una particolarità: il lancio delle arance e la battaglia. Per tre pomeriggi (da domenica a martedì), le squadre a piedi si battono contro le squadre sui carri trainati da cavalli, per le strade e le piazze di questa città.

Questa usanza si dice che sia nata nel Medioevo, quando i feudatari regalavano una volta all’anno una cesta di fagioli al popolo; Tale ridicola elemosina, nel tempo, portò le varie famiglie a lanciare i fagioli fuori dalla finestra. E durante le date di Carnevale questo gesto di ribellione ha preso vita attraverso diversi oggetti. Prima gli stessi fagioli, poi i coriandoli, i confetti e in tempi recenti le arance, che venivano usate soprattutto dalle ragazze, che dai balconi volevano farsi notare dai ragazzi sui carri.

Battaglia evento che ha da sempre fatto discutere. Ci si divide da sempre tra chi vede questa tradizione come spreco di arance e chi come opportunità. (Ben seicento tonnellate ogni anno). Ma possiamo stare tranquilli: gli agrumi utilizzati non sono buoni da mangiare. E inoltre, alla fine della giornata l’azienda dei servizi ambientali di Ivrea raccoglie le arance da terra e le deposita in vasche speciali dove, in alcune settimane diventeranno ottimo concime naturale per uso agricolo.

Breve storia del carnevale di Ivrea: origini e curiosità, significato del lancio delle arance

Le origini del Carnevale d’Ivrea si possono far risalire intorno al XVI secolo. La leggenda narra che la figlia di un mugnaio, Violetta, si ribellò alla pretesa del Ius Primae Noctis, e scatenò la rivolta del popolo.

La festa, inizialmente, veniva gestita dai vari rioni della città (in rivalità tra di loro). L’antica tradizione dei carnevali rionali fu poi sostituita nel 1808 dall’unificazione delle feste, voluta dalle  autorità napoleoniche che governavano la città.

Numerose sono le tradizioni rimaste ancora oggi, come la sfilata degli Abbà che, a quei tempi, erano dei giovanotti che assumevano scherzosamente la carica di comandanti della milizia del Libero Comune. Oggi il loro ruolo è interpretato da bambini scelti in rappresentanza dei vari rioni (due bambini per ogni rione, per un totale di dieci bambini).

Non manca all’appello il Corteo Storico, in cui compaiono numerosi personaggi appartenenti ad epoche differenti. tra i più importanti, la Mugnaia con la sua Scorta d’Onore e il suo sposo, il Generale e lo Stato Maggiore, il Sostituto Gran Cancelliere, il Magnifico Podestà, e gli Alfieri con le bandiere dei cinque rioni, rappresentati dagli Abbà, la banda di Pifferi e Tamburi. I vari personaggi compaiono sulla scena in momenti diversi del carnevale. Durante il primo giorno di Battaglia, invece, il Corteo Storico è al completo, guidato dalla Mugnaia su un cocchio dorato trainato da tre cavalli bianchi.

Ma qual è la curiosità principale sin dalle origini e  storia del carnevale di Ivrea e quali sono le date e i giorni in cui si festeggia? E ancora cos’è la battaglia delle arance e perché delle squadre di divertono nel lancio di questa frutta per molti così sprecata?

La più famosa tradizione di questo carnevale è la battaglia delle arance. Per tre pomeriggi, da domenica a Martedì Grasso, le squadre a piedi (il popolo) si scontrano con le squadre sui carri (le armate del tiranno). Da Giovedì Grasso scatta l’obbligo di calzare il Berretto Frigio per chiunque non volesse diventare bersaglio delle arance.

Squadre delle arance del Carnevale di Ivrea: quali sono e cosa fanno

Ogni banda a piedi è formata da centinaia di aranceri che vanno all’assalto del carro che transita dalla piazza.Sin dall’inizio della storia del carnevale di Ivrea cosi come ad oggi, i personaggi della battaglia indossano costumi colorati con campanelli alle caviglie, e con casacche legate in vita, semiaperte sul davanti in modo da contenervi una buona provvista di arance.

I componenti delle battaglia delle arance, sono suddivisi in nove squadre; ognuna occupa una zona fissa e indossa una propria divisa:

  • Picche: casacca rosso-blu e foulard nero con simbolo della picca. Luogo di tiro in piazza Ferruccio Nazionale.
  • Morte: casacca nera, pantaloni rossi, con un teschio nero su sfondo bianco. Luogo di tiro in piazza Ferruccio Nazionale.
  • Tuchini: casacca verde, pantaloni rossi e un corvo nero su sfondo bianco. Luogo di tiro in Borghetto.
  • Scacchi: casacca a scacchi bianco-nera e una torre arancione. Luogo di tiro in piazza Ottinetti.
  • Pantere: casacca nera e una pantera nera su sfondo giallo sulla schiena. Luogo di tiro in piazza del Rondolino.
  • Arduini: casacca gialla, pantaloni verdi e scorpione nero. Luogo di tiro in piazza Ottinetti.
  • Diavoli: casacca giallo-rossa e diavolo rosso su sfondo giallo. Luogo di tiro in piazza del Rondolino.
  • Mercenari: casacca granata, pantaloni gialli e stella gialla con spade granata. Luogo di tiro in piazza del Rondolino.
  • Credendari: casacca blu, pantaloni gialli, e il Palazzo della Credenza con la Scure d’Arme del Podestà e la Mazza del Comune incrociati. Luogo di tiro in piazza Freguglia.

Una commissione premia le squadre di aranceri che si sono distinte per coraggio, tecnica di lancio e lealtà nella battaglia delle arance. Chi sarà il vincitore quest’anno?

© Riproduzione Riservata
© Riproduzione Riservata