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Laurea in Medicina e Chirurgia 2020 abilitante alla professione di medico

Daniela Saraco 3 Giugno 2020
D. S.
19/03/2024

Novità laurea in Medicina e Chirurgia 2020 ai tempi del Coronavirus: in risposta all’emergenza sanitaria nuove assunzioni per il SSN.

Il Ministro Manfredi illustra le news per i medici nel Decreto Cura Italia.

La carenza dei camici bianchi in corsia ha creato non poche difficoltà durante l’emergenza sanitaria. Per dare una risposta immediata a queste difficoltà, la laurea in medicina e chirurgia 2020 diventa abilitante alla professione di medico.

Il ministro dell’Università Gaetano Manfredi, ha illustrato le importanti novità contenute nel decreto Cura Italia.

Sono previste, infatti, numerose misure per la scuola e l’università che affrontano la sospensione prolungata delle lezioni. E’ stato  prorogato l’anno accademico universitario al 15 giugno, per permettere agli studenti di laurearsi senza rinvio alla nuova sessione.

Il decreto ha inoltre istituto un Fondo per le esigenze emergenziali dell’Università, da 50 milioni, e ha previsto una serie di norme regolamentari per  garantire agli studenti la continuità del percorso didattico sia nelle università che nelle Scuole di Alta Formazione. Inoltre con l’emergenza sanitaria Covid-19, cambiano gli esami di stato abilitanti alle professione. Per i praticanti avvocati, per esempio, cambia il tirocinio, che deve rispettare nuove regole e nuovi requisiti.

Tra le risorse da stanziare per sostenere gli atenei e gli  Enti di ricerca, c’è la necessità di rendere immediatamente abilitante il corso di laurea per gli aspiranti dottori. Questa è la proposta che il Miur ha presentato al Governo. Dunque, per l’esercizio della professione di medico-chirurgo non bisogna più sostenere esami abilitanti o tirocini.

Il piano di Manfredi prevede che i candidati degli esami di Stato di abilitazione all’esercizio  con l’idoneità del tirocinio pratico-valutativo, sono abilitati all’esercizio della professione di medico-chirurgo. Vediamo nel dettaglio le novità per la laurea in Medicina e Chirurgia 2020.

Novità per la Laura in Medicina e Chirurgia abilitante all’esercizio professione di medico

Il conseguimento della laurea in Medicina e Chirurgia 2020 abilita all’esercizio della professione di medico-chirurgo. Unico vincolo è l’acquisizione del giudizio di idoneità. La proposta arriva dal Ministero dell’Università e della ricerca. Ovviamente riguarda  gli studenti che alla data di entrata in vigore del decreto sono iscritti al Corso di laurea magistrale. Tale modalità, del tutto eccezionale per l’emergenza da Covid-19, è una misura necessaria e urgente dettata dalle particolari condizioni di sofferenza del Servizio Sanitario Nazionale.

I neolaureati in medicina e chirurgia non dovranno più fare l’esame di abilitazione dopo la laurea per poter cominciare la loro professione. Quali sono, dunque, le novità ? A risponderci  è la dottoressa Pucillo, medico per USMAF/SANS Campania e Sardegna:”Già prima dell’emergenza sanitaria, ci sono state alcune modifiche apportate al  corso di  laurea  per i dottori. Uno dei principali cambiamenti è stato il tentativo di velocizzare l’entrata nel mondo del lavoro degli aspiranti medici rendendo l’esame di laurea un vero e proprio esame abilitante. Questo riduce di circa 6/8 mesi il percorso post laurea che permette ad un laureato in medicina e chirurgia di poter esercitare la professione di medico per cui ha già studiato 6 anni.”

Decreto cura Italia 18/20 nuovi posti di lavoro per medici subito in SSN

Con l’emergenza coronavirus i medici laureati saranno subito abilitati alla professione. E’ quanto previsto nel decreto Cura Italia. La laurea in Medicina e Chirurgia sarà definitivamente abilitante alla professione medica. Queste alcune tra le novità più importanti contenute nel Decreto Cura Italia. Inoltre il Servizio Sanitario Nazionale annuncia nuove assunzioni. Come? A spiegarcelo è la Dottoressa Pucillo: ” Il Decreto  conta circa 20000 assunzioni atte a potenziare la sanità pubblica. Molte unità già sono in servizio. Ricordiamo, infatti,  i 40 medici assunti per potenziare le attività di vigilanza, controllo igienico-sanitario e profilassi svolte presso i principali porti ed aereoporti. Ci sono poi i 120 medici arruolati dall’esercito italiano e i 200 medici specialisti assunti dall’INAIL. Infine  moltissimi medici pensionati sono stati richiamati in servizio.”

La Dottoressa conclude: “La pandemia ha dunque messo fortemente alla prova la stabilità e la capacità di un sistema  sanitario invidiato e apprezzato in tutto il mondo, dimostrando quanto la forza di un Paese sia direttamente proporzionale alla salute dei suoi cittadini!”

Modalità tirocinio per laurea in Medicina e Chirurgia

Ma come si svolgeranno i tirocini? I corsi di Medicina sono difficili da seguire in videoconferenza. A settembre gli studenti torneranno nei policlinici universitari? ll ritorno alle lezioni in presenza sarà sicuramente  progressivo e resta da decidere con quali modalità.
Seppure le università hanno risposto bene alle lezioni e agli esami a distanza, c’è da stabilire quali condizioni dovranno essere adottate per garantire la sicurezza sanitaria in condizioni di affollamento.

Nel frattempo, molti atenei consentono lo svolgimento di tirocini curriculari su richiesta dello studente. L’ente ospitante deve rispettare i protocolli di sicurezza stabiliti dal Governo. Altre università, invece, continuano la gestione telematica dei tirocini o la sostituzione dei medesimi con attività di project work.

Con l’attuazione del project work gli studenti possono, infatti, svolgere a distanza il tirocinio curriculare, in modo da trovarsi in linea con il piano di studi. Con la modalità a distanza, il Servizio di Istruzione ha provveduto anche alle indicazioni operative per la regolarità del percorso stesso. Questa modalità a distanza ha valore provvisorio ed eccezionale limitato alla durata dell’emergenza sanitaria.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto