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Facoltà a numero programmato 2020: quali sono e come funziona

Redazione Controcampus 20 Agosto 2020
R. C.
13/12/2024

Quali sono le facoltà universitarie a numero programmato per l'anno accademico 2020-2021 e come funziona iscriversi, test accesso e come prepararsi.

Cosa significa e la differenza con il numero chiuso, come funziona per iscriversi e per fare il test d’accesso e quali sono i corsi di laurea che rientrano nella categoria.

Nonostante le proteste per eliminare questo ostacolo all’accesso universitario, in Italia si contano ancora diverse facoltà a numero programmato. Ecco quali sono, il significato, come sono strutturati i test e come funziona per fare l’iscrizione.

L’Università, nonostante il calo delle iscrizioni per l’anno accademico 2020/21 (come già per l’anno trascorso), continua ad attirare un buon contingente di aspiranti. Per il 2020, come in passato, vigerà il numero programmato per alcuni corsi di laurea. Si tratta di corsi che possono essere triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico, come Medicina e Imat. Il numero delle iscrizioni possibili è gestito a livello nazionale e statale. E’ il Ministero a scegliere il numero di posti disponibil per tutta la penisola, la data della prova d’accesso e i quesiti. A differenza del numero chiuso, o programmato locale, non saranno gli atenei a gestire il tutto, ma direttamente funzionari ministeriali.

Chiedersi cosa studiare per superare il test d’accesso nelle varie facoltà, come Medicina, Veterinaria e Architettura ecc. è assolutamente lecito. Indispensabile, però, è capire come iscriversi al test d’ingresso di una facoltà a numero programmato. Vediamo, nel dettaglio, quali sono questi corsi di laurea triennale, magistrale e magistrale a ciclo unico, quanti posti ci sono disponibili in tutta l’Italia, come funziona per il test.

Quali sono le facoltà a numero programmato per l’anno accademico 2020 e come iscriversi

Vediamo, innanzitutto, quali sono le facoltà a numero programmato per il prossimo anno accademico 2020-2021, quanti posti sono disponibili e come funziona il test d’ingresso, con il tempo a disposizione. Iniziamo con la facoltà di Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria. Il test si terrà in tutta l’Italia il 1 settembre 2020, secondo il calendario ufficiale del Miur. I posti disponibili sono 13.072. Va detto che in questo numero sono inclusi anche i posti disponibili per avere accesso allo stesso corso di laurea offerto in inglese.  Gli argomenti della prova d’accesso saranno uguali. Sono previsti: quesiti di cultura generale, di ragionamento logico, di biologia, di chimica, di fisica e matematica. Il tempo a disposizione è di 100 minuti. In alcune università private il test è già stato svolto.

Altra facoltà universitaria a numero programmato per il 2020 è quella di Medicina Veterinaria. Il test d’ingresso, nelle università statali di tutta la penisola, si terrà il 2 settembre 2020. I posti disponibili saranno 890, divisi tra le varie regioni. Il test è composto da 60 domande a risposta multipla, da fare in 100 minuti. Gli argomenti sono i seguenti: cultura generale, logica, biologia, chimica, fisica e matematica. La graduatoria di merito nazionale uscirà il 29 settembre sul portale di Universitaly e qui saranno resi noti i nomi di assegnati e prenotati.

Per entrare, invece, presso la facoltà di Professioni sanitarie, invece, occorre, come sempre fare un test. Esso viene, però, organizzato a livello locale da ogni singolo ateneo. Come funziona? Dunque, dal ministero sono definite la data della prova, gli argomenti del test e il numero di posti disponibili per ogni professione. Il resto è a carico dell’università singola, non ci sono graduatorie nazionali. La prova nelle università statali è fissata al 9 settembre 2020.

Le facoltà di Architettura e Scienze della Formazione primaria

Anche la facoltà universitaria di Architettura rientra in questa categoria. La prova d’accesso si terrà il 3 settembre 2020. Essa sarà svolta in 70 minuti. I quesiti saranno 40, con cinque opzioni di risposta. Gli argomenti sono: cultura generale, logica, storia, disegno, fisica e matematica. Nel dettaglio: 8 quesiti di cultura generale, 6 di logica, 12 di storia, 6 di disegno, 8 di fisica e matematica. Per la valutazione delle prove saranno attribuiti massimo 60 punti tenendo conto di alcuni criteri validi per tutti, esposti a breve. I posti resi disponibili sono 6435 in tutta l’Italia.

La prova di Scienze della formazione primaria, invece, secondo il calendario ufficiale del Miur sarà l’11 settembre 2020. Anch’essa, come professioni sanitarie, è gestita a livello locale e nazionale, nei termini che si è indicato. I posti disponibili in tutta l’Italia per gli aspiranti maestri sono 6789, da ripartire a livello regionale. I test saranno di 80 domande, da fare in 150 minuti. Gli argomenti i seguenti: competenza linguistica e ragionamento logico, cultura letteraria, storico-sociale e geografia, cultura matematico-scientifica.

In ogni caso, il meccanismo di valutazione prevederà +1,5 punti per ogni risposta esatta, -0,4 per ogni errore e 0 in caso di risposta mancata.

Test ingresso facoltà accesso programmato: come funziona

Vediamo, adesso, come si fa per iscriversi alle facoltà ad accesso programmato per il prossimo anno accademico in tutta l’Italia. Andiamo per ordine. Per la facoltà di Medicina (anche per il corso in inglese) e per Medicina Veterinaria, bisogna iscriversi dapprima al portare Universitaly, sul sito ufficiale. Occorre inserire i propri dati anagrafici e autorizzare i consensi. Occorre, quindi, procedere all’iscrizione alla vera prova, indicando la sede di svolgimento. Questa operazione poteva farsi entro il 23 luglio e c’è stato un boom di iscritti. Quest’anno, in via straordinaria, la prova si farà nell’ateneo fisicamente più prossimo, per evitare spostamenti pericolosi di massa.

Professioni sanitarie e Scienze della formazione primaria sono sui generis e seguono un’iter d’iscrizione differente. Occorre, dunque, cercare all’interno dei bandi dei singoli atenei. In essi, ci saranno le scadenze per l’iscrizione, le modalità della prova (tempi di svolgimento e argomenti per grandi linee) e indicazioni per pagare il bollettino. Di solito, occorre sempre accreditarsi prima sul sito universitario ufficiale per fare l’iscrizione. In via eccezionale, solo per quest’anno, anche la facoltà di Architettura funzionerà così.

Calendario date test ingresso facoltà a numero programmato 2020

Ecco, di seguito, il calendario Miur con le date del test d’ingresso per facoltà a numero programmato 2020.

  • Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria: 1 settembre 2020.
  • Medicina Veterinaria: 2 settembre 2020.
  • Architettura: 3 settembre 2020.
  • Professioni sanitarie: 9 settembre 2020.
  • Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria in lingua inglese (IMAT): 10 settembre 2020.
  • Scienze della formazione primaria: 11 settembre 2020.
  • Professioni sanitarie (corso di laurea magistrale): 30 ottobre 2020.
© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto