Chi lo paga il bonus benzina 2022, l’agevolazione sul carburante per dipendenti con requisiti elencati dallo Stato, chi lo eroga e come richiederlo? Facciamo chiarezza.
In Italia il bonus benzina 200 euro è uno dei provvedimenti stabiliti dal governo all’interno del cosiddetto Decreto Ucraina. Questo decreto ingloba e raggruppa una serie di provvedimenti presentati ad hoc dal Governo italiano per contrastare le conseguenze dello scoppio della guerra russo-ucraina.
In particolare, col voucher carburante si punta a contrastare il caro benzina, uno dei danni più evidenti, sul piano economico, del conflitto bellico.
L’agevolazione, che si otterrà sotto forma di buono, non contribuisce a formare il reddito del lavoratore. Ma a chi è rivolto? I destinatari principali saranno i dipendenti delle aziende private. Dalla misura, infatti, sono esclusi i dipendenti pubblici e le partite Iva.
Analizziamo, dunque, in che cosa consiste e a quanto ammonta, a chi spetta e come fare domanda. Ecco tutto quello che c’è da sapere.
Come funziona il bonus benzina di 200 euro per dipendenti e aziende, chi ne a diritto e limiti
Per contrastare il forte aumento del prezzo della benzina il governo italiano ha elaborato un bonus apposito che prevede l’erogazione di “buoni carburante” del valore fino a 200 euro. La misura è rivolta ai dipendenti di aziende private.
L’agevolazione si basa su un finanziamento ricevuto per 9,9 milioni di euro per il 2022. Nel 2023 è destinata a scendere a 0,9 milioni di euro.
Per accedervi, servirà presentare l’ISEE? La risposta è negativa. Infatti, non è stata fissata una soglia limite per richiederlo e, per questo motivo, non ci saranno limiti di reddito. Quindi quali sono in Italia i requisiti bonus benzina 200 euro, chi può ottenerlo?
Sostanzialmente parliamo di un buono o voucher destinato all’acquisto di carburanti. Da chi viene concesso? Destinato ai lavoratori di aziende private, il voucher viene ceduto a titolo gratuito dai datori di lavoro. Potremmo dunque riassumere il significato della misura come un buono aziendale per l’acquisto di carburante.
Come già sottolineato, parliamo di un bonus concesso “a titolo gratuito da aziende private ai lavoratori dipendenti, nel limite di 200 euro per lavoratore”.
Questa agevolazione statale, a norma di legge, sembra sommarsi all’esenzione dal reddito di lavoro per i beni ceduti e i servizi prestati dal datore di lavoro ai propri dipendenti. Questo, all’interno di un limite annuo pari a 258,23 euro.
E le buone notizie non finiscono qui. L’aspetto migliore della misura è che, per il solo anno 2022 e per espressa previsione di legge, il lavoratore dipendente può ricevere gratuitamente dal datore buoni benzina non imponibili fino a 200 euro.
Assieme al resto dei bonus, dunque, il dipendente può usufruire di altri beni o servizi non tassati sino al limite della franchigia di 258,23 euro. Il buono benzina è dunque esente anche ai fini contributivi.
A chi spetta il bonus carburante, requisiti da avere
Da quanto stabilito dal governo, il bonus benzina 200 euro non può essere richiesto dal singolo lavoratore. Spetterà all’azienda scegliere se dare questi buoni ai propri dipendenti. La normativa inserita nel decreto Ucraina, di fatti, non prevede in maniera automatica l’erogazione del voucher ai lavoratori.
Chi paga il bonus carburante? Come stabilito dal Governo, il buono viene fornito dalle singole aziende ed è finanziato dallo Stato. Il gruppo di ministri con al vertice Draghi, in merito, ha stabilito che saranno le società a decidono se concederlo ai dipendenti. Tuttavia nessuna società erogatrice pagherà alcuna tassa sul buono stesso.
Quali sono i requisiti del bonus benzina in Italia e come fare domanda? Per ottenere il voucher carburante bisogna considerare alcune condizioni:
- è una misura in via temporanea: cioé valida per il solo 2022 e i primi 12 giorni del gennaio 2023;
- si può concedere nel limite dell’importo di valore pari a 200 euro annui per lavoratore;
- è concedibile in relazione ad eventuali cessioni gratuite da parte di aziende private ai propri lavoratori dipendenti di buoni benzina; o ad analoghi titoli per l’acquisto di carburante.
Per quel che riguarda l’ambito soggettivo di applicazione dell’agevolazione, il voucher è riconosciuto esclusivamente ai lavoratori dipendenti e assimilati.
Come anticipato, per ottenere l’agevolazione carburante non sono previsti limiti di ruolo o reddito, a prescindere dalla tipologia di contratto. A quali lavoratori spetta, quindi? Riassumendo:
- ai lavoratori a tempo indeterminato
- ai dipendenti a tempo determinato, anche a tempo parziale;
- lavoratori in smart working (lavoratori agili);
- apprendisti;
- stagisti;
- lavoratori a progetto o co.co.co.
Ricordiamo, come già sottolineato, di prestare attenzione alle tempistiche, poiché si tratta di un’esenzione con carattere temporaneo. Il periodo utile è tutto il 2022 e i primi 12 giorni del gennaio 2023.
Come ottenere il bonus benzina e diesel: domanda
Tra gli ultimi vari bonus presentati dallo stato e rivolti a varie categorie di cittadini, quello sul carburante sembra essere particolarmente apprezzato. Specialmente a seguito dell’aumento dei prezzi sulla benzina. Ma come fare domanda per ottenere il voucher carburante nel 2022?
Come anticipato, sono le aziende a concederlo spontaneamente. I dipendenti che possono riceverlo devono essere assunti, al momento della concessione del bonus, presso:
- aziende private;
- imprese individuali o collettive (spa, srl etc.);
- enti non commerciali (onlus, associazione, fondazione etc.).
Sono esclusi i titolari di partita IVA e i dipendenti pubblici.
Il bonus può essere assegnato anche all’interno dei piani di welfare aziendale già applicati. Come? Mediante accordi di II livello (tra sindacati e datore di lavoro). Oppure, in alternativa, l’assegnazione del voucher può essere attuata anche attraverso regolamento aziendale interno.
Il buono, comunque, potrà essere assegnato anche volontariamente e in via unilaterale da parte del datore di lavoro.