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Tototema maturità 2019: possibili tracce della prima prova scritta

Daniela Saraco 14 Giugno 2019
D. S.
14/12/2024

Iniziato sul web il tototema maturità 2019 e il tototracce: ecco secondo la redazione Controcampus, quali sono le possibili tracce della prima prova scritta.

In questi giorni gli studenti prossimi agli esami di maturità sono alla ricerca di quali sono i possibili temi che potrebbero essere assegnati nonché cercano le tracce degli anni passati per farsi un idea per esclusione.

Tante novità per questi esami di stato come previsto nelle nuove disposizioni del MIUR e come il noto film “Notte prima degli esami”.  Commedia italiana diretta da Fausto Brizzi, uscita nelle sale cinematografiche nel 2006, racconta l’ansia e la paura che cresce per i maturandi  nei giorni che precedono il 19 giugnoMa come funzionano gli esami di stato? E in cosa consiste il tototema?

Gli studenti potranno scegliere una fra sette tracce totali così ripartite: due analisi del testo; tre tracce di testo argomentativo, due temi d’attualità.

Per questo nuovo tema, il Miur a dicembre ha pubblicato degli esempi da utilizzare come vere e proprie simulazioni d’esame. E ha stabilito due date, il 19 febbraio e il 26 marzo,  in cui si sono svolte le simulazioni ufficiali dell’esame di Stato. Durante la prima data gli studenti hanno potuto confrontarsi con le nuove tracce d’esame cioè:

  • Simulazione dell’analisi del testo: “Patria” di Pascoli
  • Seconda possibilità: “La storia” di Elsa Morante
  • Testo argomentativo: Cassese, Rubbia, Momigliano
  • Secondo testo argomentativo è sui diritti umani
  • Quinto e ultimo testo argomentativo è su un parallelo dello scienziato Carlo Rubbia tra il Villaggio Globale e il sistema neuronale
  • Sull’attualità: Leopardi e Andreolli

Tototema maturità 2019: quali sono le possibili tracce della prima prova scritta degli esami

Una delle novità della maturità 2019 riguarda proprio la prima prova. Quest’anno lo scritto di italiano sarà composto da 7 tracce nei seguenti ambiti: artistico, letterario, filosofico, scientifico, storico, sociale, economico e tecnologico.

Dalla maturità 2019 aumentano anche  gli autori per l’analisi del testo comprendendo anche quelli contemporanei. I maturandi da quest’anno dovranno affidarsi di meno alle proprie esperienze di studio ed allargare le proprie competenze, capacità  e consapevolezze personali sulle possibili tracce maturità 2019. Nascono  previsioni  e supposizioni sui temi scelti, ma purtroppo nulla sarà conosciuto se non all’apertura del plico contenente la prova, per cui non  rimane altro da fare che informarsi soprattutto sui temi di attualità, più semplici nella struttura e nella compilazione.

Considerati gli anniversari e le tracce già uscite per le simulazioni  e gli indizi del Miur rimangono comunque tantissimi i temi favoriti che potrebbero essere oggetto del tototema 2019, come:

  • i 30 anni dalla caduta del muro di Berlino;
  • ecologia, inquinamento e degrado ambientale;
  • i diritti delle donne in memoria dei 110 anni della nascita di Rita Levi Montalcini.

Tanti i cambiamenti, quindi, che coinvolgono i ragazzi ai banchi di scuola all’ultimo passaggio prima della tanto attesa maturità, almeno scolastica.

Tracce prima prova esami di stato anni precedenti: temi e argomenti

Le novità più importanti per questa maturità 2019 si riducono a tre: eliminazione del quizzone, la scelta di più materie nella seconda prova, la griglia di valutazione per i professori. Pur essendo stata eliminata la Terza Prova non è da sottovalutare il peso dei crediti formativi ottenuti nel triennio. Inoltre cambia il punteggio delle singole prove e i crediti del triennio peseranno molto di più rispetto alla prova orale. L’esito dell’esame è espresso in centesimi.

Così come quest’ anno, anche negli scorsi anni il Miur aveva provveduto a pubblicare possibili tracce per la prima prova d’esame di stato. Gli esempi di prove si riferivano  ad alcuni degli indirizzi più diffusi dell’istruzione liceale e dell’istruzione tecnica e professionale. Si trattava sia di prove mono-disciplinari, sia di prove che coinvolgevano più discipline.

Una delle tracce della prima prova della maturità 2018 che gli studenti hanno affrontato era il saggio breve d’ambito artistico letterario. La traccia chiedeva agli studenti di affrontare il tema dei volti della solitudine.Ma il tototema oramai è alle porte. Non ci resta che aspettare per conoscere quale volto quest’anno dovranno descrivere i maturandi. Nella speranza che lasci sorrisi radiosi a tutti.

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto