Nell’attesa di conoscere quali sono le tracce e soluzioni del parere civile esame avvocato 2015.
Diamo un’occhiata alle sentenze più importanti di quest’anno.
La traccia della prima prova del 15 dicembre 2015 e la relativa soluzione, danno il via ai tre giorni previsti per le prove scritte dell’esame per avvocati.
La prima prova scritta dell’esame avvocato 2015 prevede la redazione di un parere civile.
Uno su tre riuscirà a raggiungere il punteggio minimo per avere la sufficienza, che ricordiamo è fissato a 30 punti.
Il Ministero della Giustizia sta cambiando le carte in tavola, e dall’anno prossimo niente codici commentanti e controlli più duri e severi.
In molti incrociano le dita, sperando di ottenere l’agognata abilitazione dopo tanti anni di studio e sacrificio.
Le tracce del primo compito scritto saranno dettate a partire dalle 9,00. Per trovare le soluzioni e le risposte corrette alle richieste avanzate nella traccia i candidati avranno 7 ore di tempo a propria disposizione. Sarà necessario organizzare al meglio le idee, per riuscire a redigere il parere di diritto civile in maniera corretta, senza quegli errori che potrebbero compromettere l’ammissione all’esame orale per avvocati.
Come ogni anno si cerca di individuare le possibili tracce o gli argomenti ritenuti più probabili per l’esame avvocato 2015 tra le sentenze più recenti. Vediamo le ultime sentenze di Cassazione, nonché quelle più importanti da rileggere in vista del primo giorno delle prove scritte.
Soluzione svolta prima prova 2015: parere civile esame avvocato: esempi tracce e soluzioni
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- Sentenze di riferimento:
- Prima traccia: Cass. Civ., Sez. II, sentenza 3 luglio 2013, n. 16635.
- Seconda traccia: Cass. Civ., Sez. III, sentenza 17 febbraio 2014, n. 3622.
Mentre le ultime news confermano che il Governo Renzi sta lavorando alla riforma dell’esame avvocato, i candidati potranno contare sul fatto che quest’anno è ancora possibile usare i codici commentati. Tra gli argomenti possibili che potrebbero finire in una delle trecce della prima prova del parere civile esame avvocato, potrebbe esserci una sentenza piuttosto recente o rilevante. Eccone alcune da rileggere e consultare, ritenute probabili dal toto tracce esame avvocato 2015.
Sul tema dell’assegnazione della casa familiare, segnaliamo la sentenza della Cassazione Civile, sez. I n. 17971/2015, la quale stabilisce che in caso di cessazione della convivenza, il genitore collocatario dei figli minori, e assegnatario della casa familiare, esercita sulla casa stessa un diritto personale di godimento. Tale diritto è opponibile anche nei confronti dei terzi acquirenti consapevoli della pregressa condizione di convivenza.
Tra le possibili tracce del parere civile esame avvocato 2015 segnaliamo anche la sentenza n. 19704 del 02/10/2015 . Le Sezioni Unite della Corte di Cassazione hanno dichiarato ammissibile l’impugnazione davanti al giudice tributario della cartella di pagamento quando, per difetto della sua notifica, il contribuente sia venuto a conoscenza dell’iscrizione a ruolo solo attraverso l’estratto rilasciato dal concessionario della riscossione previa istanza di accesso agli atti.
Come scrivere la prima prova scritta esame avvocato
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Per redigere un buon parere di diritto civile, è necessario, oltre ad una solida preparazione, anche ricordare alcune regole utili per non commettere errori in sede d’esame. In molti casi, le tracce dettate per la prima prova, interessano sentenze della recente Giurisprudenza. In vista della redazione del parere in diritto civile dell’esame avvocato 2015/2016, ne riportiamo alcune tra le più significative di quest’anno.
Circa la responsabilità medica, la Cassazione Civile sez. III n. 6243/2015 dichiara che l’ASL è responsabile civilmente, ai sensi dell’articolo 1228 Cod. civ., se un medico con essa convenzionato per l’assistenza medico generica, abbia commesso in esecuzione della prestazione curativa, abbia commesso fatto illecito.
Alla luce anche dei recenti fatti di cronaca giudiziaria, ricordiamo anche la sentenza della Cassazione Civile sez. I n. 15360/2015, sui diritti della personalità, in particolare, diritto all’immagine. Secondo tale sentenza, la diffusione per finalità informative televisive dell’immagine di una persona è legittima qualora sia necessaria la rivelazione della sua identità ai fini della completezza della notizia.