Recensione Apple Watch serie 6 2020: quando esce e prezzo in Italia, rumors e news prova di chi l'ha usato, scheda tecnica e caratteristiche principali.
Apple è pronta al lancio del serie 6, che avrà un sistema operativo nuovo e all’avanguardia: ma quando esce in Italia e quanto costa? Vediamo tutte le news prova del nuovo Apple Watch serie 6 da parte di chi lo ha già provato, le opinioni e le recensioni, con la scheda tecnica e le caratteristiche principali.
Tutte le indiscrezioni di Apple Watch Serie 6, su nuove funzioni, batteria più grande e migliore monitoraggio del sonno. Per il prossimo Apple Watch mancano ancora pochi mesi dal suo debutto, che sarà certamente in grande stile insieme ai possibili iPhone 12, 12 Pro e 12 Pro Max in autunno. È probabile che quest’anno l’Apple Watch assomiglierà molto ai suoi predecessori: un corpo squadrato con bordi arrotondati e uno schermo OLED che si curva ai lati. Come negli anni precedenti, Apple potrebbe introdurre alcuni aggiornamenti minori. Ad esempio, aumentare le dimensioni dello schermo (per mostrare i nuovi quadranti in arrivo con WatchOS 7). Ma anche materiali diversi per il telaio e alcune altre opzioni di cinturini. Ma all’oggi non ci sono molte prove di una radicale riprogettazione per l’Apple Watch 6.
Intanto Apple ha lanciato il nuovo Iphone SE di seconda generazione. E pochi giorni fa si è tenuto il WWDC 2020, in cui molto si è detto del nuovo sistema operativo. Si tratta i di WatchOS 7, che probabilmente sarà quello usato dal nostro Apple Watch serie 6. Le novità, oltre a questa, potrebbero essere tante e probabilmente il prossimo watch sarà una vera rivoluzine, per tutte le sue caratteristiche principali. Cosa ci aspettiamo? Sicuramente modifiche al design e nuove funzionalità per il display, che riguarderanno salute e fitness. Una nota maggiore sarà data alla condivisione delle attività, dei dati e dei work out, sui social e non solo.
Allo stesso modo, anche la batteria sarà sicuramente migliore e più resistente, così come la connettività più efficace. Questi, però, sono solo alcuni dei rumors e delle voci che corrono sul nuovo Serie 6: vediamo, nei dettagli, tutte le news prova e le recensioni sul nuovo Apple Watch presto in vendita, quando esce e il prezzo in Italia, con scheda tecnica e caratteristiche principali.
Rumors Apple Watch serie 6: data uscita in Italia e news prova di chi l’ha usato e foto anteprima
Tutti i rumors sul nuovo Apple watch serie 6: data di uscita e quando sarà venduto in Italia, con le news prova di chi l’ha già provato.
La risposta alla domanda “quando esce in Italia?” non è facile da dare, ma è possibile, ad oggi, fare una precisa teoria. Come anticipato, il 23 Giugno si è tenuta la WWDC 2020, in cui, però, si è parlato soprattutto del nuovo sistema operativo WatchOS 7. Di solito, inoltre, i watch della Apple sono stati lanciati autunno, ad eccezione del primo. E’ plausibile, dunque, immaginare che anche quello della serie 6 sarà lanciato nelle prime settimane di settembre 2020, per essere messo in commercio dopo circa 10 giorni, come sempre. Secondo i rumors, tale previsione sarebbe valida se la situazione dovuto al Covid 19 non genera eventuali ritardi, dovuti anche a una valutazione dell’azienda.
Le news prova, invece, parlano molto chiaro. Il gioiellino lanciato dalla Apple sarà, sicuramente, rinnovato nell’estetica e nel design, con uno stile più delicato e meno ingombrante degli altri. Indubbiamente, ci aspettiamo tante novità nelle funzionalità, come modalità innovative di monitoraggio della corsa e dell’attività fisica, con tutti i loro benefici. Dal punto di vista “social”, il nuovo dispositivo, pare abbia la possibilità di convididere il tragitto sui vari network, direttamente con i propri amici. Da altri rumors, pare che potrebbe avere la capacità di controllare i livelli di ossigeno nel sangue, ma ciò richiederebbe un nuovo hardware.
Altri miglioramenti, secondo le news prova, riguardano lo status e la tenuta della batteria, il monitoraggio del sonno e altre funzionalità di roaming, sempre più all’avanguardia. Altre novità potrebbero essere i cinturini intelligenti, una fotocamera e Face ID. Alcune funzionalità nuove, prevedibili alla luce del nuovo sistema operativo, saranno: indicazioni ciclistiche passo-passo in Maps, la capacità di tracciare, durante l’allenamento il raffreddamento e la forza funzionale, un miglioramenti di Siri, l’assistenza vocale e il tracciamento del lavaggio delle mani con conto alla rovescia di 20 secondi.
Quanto costa il nuovo Watch 6: prezzo in Italia
La domanda che tutti si pongono riguarda il prezzo del nuovo Apple Watch 6: insomma, quanto costa il nuovo gioiellino in Italia? Dunque, anche a tal proposito, non si possono che fare previsioni, sulla base dei rumors e dei prodotti lanciati in precedenza. Il prezzo, secondo le voci e le news prova, dovrebbe aggirarsi sui 500 euro. Ciò è plausibile perchè anche quello della serie precendente, aveva lo stesso prezzo ed è prevedibile che Apple, visti i tempi che corrono, non vorrà alzare ulteriormente i prezzi, per incentivare gli acquisti.
A prima vista, il costo sembrerebbe alto, ma occorre considerare che non si sta acquistando un comune orologio analogico o digitale, ma un dispositivo hi-tech di tutto rispetto, quasi uno smartphone da polso. Del resto, il nuovo watch potrebbe avere anche delle funzionalità salva-vita, oltre al già citato monitoraggio del sonno, che aiuterebbe a identificare alcune anomalie. Pare, infatti, che lo smartwatch potrebbe avere una funzione di monitoraggio dei livelli di ossigeno nel sangue e dare dei segnali nel caso in cui fossero troppo bassi. Tenendo sotto controllo tanti dati, potrebbe dare una spia di allarme su possibili attacchi di panico e su situazioni di iperventilazione, aiutando l’utente a gestire eventuali malanni.
Come se non bastasse, pare che sia in grado di riconoscere un possibile pericolo di annegamento e avvisare direttamente i soccorsi nelle vicinanze, segnalando la posizione. Insomma, se è vero che il prezzo può sembrare alto, è vero anche che il prodotto, in termini di caratteristiche e funzioni, vale ogni centesimo!
Scheda tecnica Apple Watch serie 6 e caratteristiche principali
Vediamo, ora, in rassegna la possibile scheda tecnica del nuovo smartwatch targato Apple, con le caratteristiche principali. E’ possibile, anche se è un po’ presto per parlarne in mancanza di informazioni certe, che ci saranno più versioni. Queste saranno diverse a seconda dei materiali usati. Gli orologi saranno in alluminio, acciaico, titanio e ceramica ed è possibile che il prezzo vari in base a questi. Ogni orologio sarà dotato di GPS. Le dimensioni non sono ancora note. E’ possibile che saranno diverse rispetto agli altri modelli e che il display, sicuramente un MicroLed possa essere tondo. I sensori, come anticipato, saranno tantissimi: dedicato al sonno, alla gestione di ossigeno e glucosio, al battito cardiaco, per il monitoraggio dello sforzo fisico, del nuoto, e di tutte le attività.
La batteria farà sicuramente un salto di qualità rispetto ai prodotti precedenti, con più durata e resistenza. L’immersione, inoltre, sarà possibile fino a 50 metri. Probabilmente avrà anche il riconoscimento facciale tramite Face ID e non si limiterà alla solita impronta. Il sistema operativo sarà il WatchOS 7 ed è possibile che possa avere la connessine in 5G. Insomma, sarà un prodotto di alto profilo, adatto ai più sportivi e agli amatori della cura del corpo.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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