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Orale esame avvocato 2015: consigli pratici su come studiare

Redazione Controcampus 2 Gennaio 2015
R. C.
23/04/2024

In via di pubblicazione gli abbinamenti delle Corti di Appello per la correzione degli scritti degli esami avvocato 2014, che definiranno gli ammessi all'orale esame avvocato 2015.

E’ calato, da poco, il sipario sulle mefistofeliche prove scritte, ma per gli aspiranti avvocati italiani è già tempo di pensare alla prova orale. Indiscrezioni e news su risultati scritti 2014, abbinamenti delle corti d’appello e correzione degli elaborati. Intervista esclusiva all’Avv. Guglielmo Stendardo.

Dal caos nelle sedi d’esame avvocato, allo scandalo di Bari e ai timori per l’entrata in vigore della Riforma Forense.

Le prime proiezioni sulle percentuali degli ammessi all’orale saranno diramate nella primavera del 2015. Intanto, aumentano a dismisura le palpitazioni cardiache dei recalcitranti aspiranti principi del foro italiani. L’attesa per gli abbinamenti relativi alle correzioni degli elaborati redatti nei giorni 16, 17 e 18 dicembre, è ormai divenuta a dir poco snervante.

A breve il Cnf comunicherà gli abbinamenti ufficiali delle corti di appello per la correzione degli scritti, per farne poi seguire intorno a maggio l’elenco degli ammessi all’orale esami avvocato 2015

Risultati esame avvocato 2014 e orale esame avvocato 2015: come studiare meglio

Abbinamenti Esami Avvocato 2015 Parte Orale: indiscrezioni risultati

Seguono dati ufficiosi circa gli abbinamenti delle corti di appello, dei risultati dell’esame avvocato 2014 e della parte orale esame avvocato 2015, cioè informazioni diramate in modo estemporaneo, a ridosso delle tre prove scritte, e che, pertanto, non avrebbero nulla di certo. In ogni caso, per dovere di cronaca, riteniamo sia giusto rendervene edotti. Ecco quanto emerge dalla Nota ministeriale di trasmissione dell’estratto del D.M. pubblicata sul sito della Corte d’Appello di Salerno:

  • Gruppo B – Orale esame avvocato 2015
    • Corte di Appello di Trieste: correzione presso Corte d’Appello di L’Aquila
    • Corte di Appello di Potenza: correzione presso Corte d’Appello di Ancona
    • Corte di Appello di Perugia: correzione presso Corte d’Appello di Potenza
    • Corte di Appello di Messina: correzione presso Corte d’Appello di Perugia
    • Corte di Appello di Genova: correzione presso Corte d’Appello di Cagliari
    • Corte di Appello di Cagliari: correzione presso Corte d’Appello di Messina
    • Corte di Appello di L’Aquila: correzione presso Corte d’Appello di Genova
    • Corte di Appello di Ancona: correzione presso Corte d’Appello di Trieste
  • Gruppo A – Orale esame avvocato 2015
    • Corte di Appello di Trento: correzione presso Corte d’Appello di Caltanissetta
    • Corte di Appello di Campobasso: correzione presso Corte d’Appello di Trento
    • Corte di Appello di Caltanissetta: correzione presso Corte d’Appello di Campobasso
  • Gruppo C – Orale esame avvocato 2015
    • Corte di Appello di Brescia: correzione presso Corte d’Appello di Lecce
    • Corte di Appello di Salerno: correzione presso Corte d’Appello di Palermo
    • Corte di Appello di Reggio Calabria: correzione presso Corte d’Appello di Catania
    • Corte di Appello di Lecce: correzione presso Corte d’Appello di Brescia
    • Corte di Appello di Palermo: correzione presso Corte d’Appello di Salerno
    • Corte di Appello di Catania: correzione presso Corte d’Appello di Reggio Calabria
  • Gruppo D – Orale esame avvocato 2015
    • Corte di Appello di Firenze: correzione presso Corte d’Appello di Venezia
    • Corte di Appello di Torino: correzione presso Corte d’Appello di Bari
    • Corte di Appello di Catanzaro: correzione presso Corte d’Appello di Torino
    • Corte di Appello di Bari: correzione presso Corte d’Appello di Firenze
    • Corte di Appello di Venezia: correzione presso Corte d’Appello di Bologna
    • Corte di Appello di Bologna: correzione presso Corte d’Appello di Catanzaro
  • Gruppo E – Orale esame avvocato 2015
    • Corte di Appello di Roma: correzione presso Corte d’Appello di Milano
    • Corte di Appello di Milano: correzione presso Corte d’Appello di Napoli
    • Corte di Appello di Napoli: correzione presso Corte d’Appello di Roma

Esame avvocato 2014: news della tre giorni, disordine e caso Pugliese

Annegati, fra mille peripezie, nelle obliose ed oscure voragini del diritto, alla ricerca di un barlume di luce che potesse annichilire ogni sorta di ostilità, gli aspiranti avvocati, frustrati e stravolti dai consueti e caotici afflati sgorganti dalle tumultuose sedi italiote, hanno sostenuto le infide prove scritte, onorando, con lauto candore, il loro intenso percorso accademico. Abnorme lo stress accumulato.

Migliaia di candidati erano in fila già all’alba. In alcuni casi, poi, la dettatura è iniziata in cospicuo ritardo, inasprendo, in maniera a dir poco lampante, le perturbazioni emotive dell’annunciata mattanza. Ciò malgrado, con la brama d’aggirare gli irti e scabrosi rovi di spine, celati, con dovizia di particolari, tra i meandri lessicali delle tracce ministeriali, i candidati hanno sfoderato e speso, nel corso dei fatidici tre giorni, notevoli risorse gnoseologiche ed energetiche, ricorrendo, nella maggior parte dei casi, alla sola egida dei codici commentati.

In altri casi, invece, l’onestà intellettuale e la preparazione del singolo candidato hanno lasciato spazio a derive truffaldine, gettando nello sconcerto l’intero establischment forense.

A Bari, ad esempio, i carabinieri hanno scoperto e bloccato un vero e proprio “sistema illecito” finalizzato alla violazione della legge del 1925 inerente alla presentazione, nel corso di esami e concorsi, di dissertazioni e studi redatti da altri. Il tutto è accaduto all’esterno dei padiglioni della Guardia di Finanza, in cui si stava svolgendo la seconda prova scritta dell’esame avvocato 2015. Le indagini, ovviamente, sono appena iniziate. Ma, stando ad alcune indiscrezioni, i sei candidati coinvolti nella sventata truffa avrebbero dovuto usufruire dell’ausilio di tre avvocati e di due dirigenti pubblici.

Orale esame avvocato 2015: come prepararsi, consigli

Checché se ne dica, diventare avvocato è un’impresa a dir poco intricata. Dai cinque (e passa) anni di studio, ai 18 mesi di pratica presso lo studio di un dominus, fino a scalfire l’agognata abilitazione: il sogno di una vita, il glorioso finissage di un sentiero pingue d’ostacoli, florido d’enigmi e di cavilli normativi da memorizzare. E il fattore mnemonico, del resto, gioca un ruolo a dir poco rovente, specialmente nel corso della seconda ed ultima fase dell’esame d’avvocato, cioè durante la prova orale.

Ciononostante, la toga continua a simboleggiare un traguardo bramato, ogni anno, da migliaia di aspiranti principi del foro. Nel 2012, la percentuale media degli ammessi all’orale è stata del 36,36 % degli effettivi partecipanti all’esami di avvocato, con un calo di due punti rispetto al 2011. Alla complessità dell’esame di avvocato, dunque, corrisponde il lieve calo degli ammessi agli orali. Tuttavia, dalle statistiche del 2012 emerge un dato complessivo di non poco conto: su 33.523 partecipanti, 12.181 sono stati ammessi all’orale, cioè più di un candidato su tre. Il numero di toghe italiane resta, comunque sia, oltremodo, superiore alla media degli altri paesi europei. Nel Bel Paese, infatti, vi sono più di 247.040 avvocati. Campania, Lombardia, Lazio, Puglia e Sicilia, sono le regioni con il più elevato numero di legali.

Per chi non lo sapesse, l’esame ha carattere teorico-pratico ed è caratterizzato da quattro prove: tre scritte ed una orale. L’attuale sistema, basato su pareri svolti ed atti giudiziari, affonda le proprie radici nel lontano 1989, ed in particolare, nella legge 20 aprile n. 142, recante modifiche alla disciplina degli esami di procuratore legale e di avvocato. per potersi fregiare dell’ambìto titolo di libero professionista è necessario essere in possesso dei seguenti requisiti: laurea in giurisprudenza; frequenza di scuole di formazione professionali istituite dai vari Consigli dell’Ordine (requisito facoltativo); certificato relativo al compimento della pratica (o praticantato); superamento delle quattro prove di cui è costituito l’esame di avvocato, e conseguimento del titolo; iscrizione all’Albo dell’Ordine regionale d’appartenenza.

Come svolgere la prova orale esame avvocato 2015

Dopo aver superato, con successo, la fase scritta, gli aspiranti avvocati dovranno valicare l’ultimo scoglio, la prova finale, ovvero l’esame avvocato 2015 parte orale. Le prova orali consistono nella dimostrazione di conoscenze deontologiche e nella risoluzione di brevi quesiti afferenti a cinque materie, di cui almeno una di diritto processuale, scelte fra le principali branche dello scibile giuridico. Ai colloqui, le cui date di svolgimento saranno divulgate in seguito, sono ammessi, però, soltanto i candidati che abbiano conseguito, nei tre test scritti, non meno di 90 punti e con un punteggio non inferiore a 30 punti per almeno due test. Gli aspiranti avvocati, infine, sono considerati idonei se superano le prove orali con un punteggio complessivo non inferiore a 180 punti.

La parte orale dell’esame avvocato 2015 si divide in tre fasi

  • Prima parte – fase orale esame avvocato 2015: i candidati devono dar vita ad una succinta illustrazione dei tre elaborati redatti nel corso della prima fase dell’esame avvocato 2015;
  • Seconda parte fase orale esame avvocato 2015: devono argomentare brevi questioni afferenti alle 5 materie prescelte tra le seguenti: diritto    costituzionale, diritto civile, diritto penale, diritto del lavoro, diritto commerciale, diritto amministrativo, diritto tributario, procedura civile, procedura penale, diritto internazionale privato, diritto comunitario e diritto ecclesiastico;
  • Terza parte fase orale esame avvocato 2015: infine, devono dimostrare di aver appreso e studiato l’essenza dell’ordinamento forense e dei diritti e dei doveri dell’avvocato.

Riforma Forense dal 1 gennaio: esame avvocato 2015 più complesso

Atteso da oltre ottanta anni, il riordino dell’avvocatura è foriero di novità a dir poco emblematiche. L’art. 11 della legge 247 del 31 dicembre 2012, recante la nuova disciplina dell’ordinamento della professione forense in materia di attività di formazione e di aggiornamento, è stato attuato dal regolamento 6/2014. Ma, a mietere timori sono, soprattutto, le disposizioni afferenti al cosiddetto nuovo esame avvocato 2015. Gli articoli 46 e 48, infatti, prevedono alcune sintomatiche e, per certi versi, sconcertanti innovazioni. A partire dal secondo anno successivo alla data di entrata in vigore della legge, l’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense sarà irretito dall’abiura all’utilizzo dei codici con commenti e citazioni giurisprudenziali e dall’implemento delle materie attinenti alla prova orale (da 6 a 7).

Desiderosi di ampliare i nostri orizzonti conoscitivi in merito all’orale esame avvocato 2015 e, nel contempo, di far luce sulle insidie afferenti alla prova orale, abbiamo intervistato l’Avv. Guglielmo Stendardo, celeberrimo calciatore della Serie A, attualmente in forza all’Atalanta. 

Nel Mondo del Calcio la laurea simboleggia un triste tabù. Sembra bizzarro, ma le corone d’alloro calcistiche, oltre a rappresentare una minoranza numerica, raffigurano un’ascosa ed emarginata etnia. Un’etnia erudita, colta, istruita, pensante e pertanto vittima di ostracismi. I pregiudizi non mancano, sostengono alcune fonti.

Se ai parastinchi ed alla divisa da calcio, si affiancano i libri di testo, si corre il rischio di andar incontro ad inaudite e silenti campagne denigratorie. Il calciatore deve essere un soldatino perfetto. Niente sbavature. Niente ribellioni. Ma soprattutto niente libri in allenamento o nello spogliatoio. La cultura potrebbe distogliere l’attenzione. Il calciatore deve concentrarsi soltanto sul prossimo match. Altro che progresso. Ma, al di là di tutto, il diritto allo studio non può essere vietato. La cultura va premiata, non censurata. Le corone d’alloro calcistiche sono mosche bianche che devono essere elogiate. I tabù, invece, vanno abbattuti. Guglielmo Stendardo, talentuoso e roccioso difensore dell’Atalanta, è un ragazzo dai nobili principi. Dopo aver indossato l’agognata corona d’alloro, con la votazione di 108/110, è assurto al rango d’avvocato, superando con successo, nella primavera del 2014, la prova orale, l’ultimo scoglio dell’intricato esame di stato. Avv. Stendardo: qual è la tua opinione in merito all’esami avvocato 2015? Parlaci della tua esperienza accademica.

“E’ un esame davvero molto difficile che consta, come tutti ben sanno, di un fase scritta e di una fase orale. Le maggiori difficoltà, a mio avviso, derivano dalla redazione dei tre compiti scritti, cioè dei pareri in materia di diritto civile e penale e dell’atto giudiziario. Ogni anno, infatti, coloro i quali hanno la capacità e la fortuna di superare gli scritti e di essere ammessi all’orale sono davvero pochi. Si tratta, quindi, di un esame a dir poco complesso che va affrontato, peraltro, dopo 5 anni di studio e 18 mesi di praticantato. E’ un percorso di studi molto intenso ma, nel contempo, a dir poco sintomatico, perché ti permette di coronare un sogno. Nel mio caso, del resto, l’essere diventato avvocato è stato un vero e proprio sogno. L’esser riuscito a conciliare la professione di calciatore con lo studio è stata un’impresa di non poco conto. Credo, infatti, che debba ringraziare Dio perché, probabilmente, da solo, con le mie qualità, non ce l’avrei mai fatta. Quindi sono davvero molto soddisfatto di come siano andate le cose. Durante l’esame orale, poi, è stato molto bello confrontarsi con dei professori che, alla fine, mi hanno, addirittura, fatto i complimenti per la preparazione relativa alle materie giuridiche. Ovviamente per me, l’esame rappresenta un punto di partenza e non d’arrivo. Per diventare un bravo avvocato, infatti, è necessario iniziare a fare davvero l’avvocato. Diceva Croce, grande presidente del consiglio dell’ordine forense di Torino assassinato dalle brigate rosse: “c’è chi è avvocato e chi fa l’avvocato”. Ed è evidente che tra i due ci sia una bella differenza”.

Quali sono le principali insidie della prova orale relativa all’esame avvocato 2015? Che consigli daresti agli studenti che avessero superato con successo la fase scritta, per la fase orale esame avvocato 2015?

“Se posso permettermi di dare dei consigli, che, in quanto tali, derivano dalla mia esperienza accademica, devo ammettere che l’esame orale è davvero molto difficoltoso. Preparare sei materie, quali procedura civile, diritto civile, costituzionale, penale, comunitario e deontologia forense sicuramente non è cosa da poco. Occorre un impegno costante ed, anzi, a mio avviso, è necessario altresì un notevole talento mnemonico; perché memorizzare quanto ci sia da studiare è a dir poco complesso. Il mio consiglio, quindi, è di allenarsi, frequentare, praticare e, ovviamente, dedicarsi principalmente allo studio, senza perdere mai di vista il proprio obiettivo.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. 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Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto