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Orali Esami Avvocato. Il punto della commissione sugli esami avvocato

Redazione Controcampus 11 Luglio 2013
R. C.
13/12/2024

Il parere e i consigli dell'esperto sugli esami avvocato.

 Il Prof. Virgilio D’Antonio spiega i mille volti degli esami avvocato

Come sovente ogni anno, tra puntuali critiche e pochi consensi, si svolgono gli esami avvocato.

Anche per questa tornata, immediate sono state le grida allo scandalo per i risultati degli esami avvocato pubblicati dalle varie Corti d’Appello deputate per regione. Percentuali insoddisfacenti di ammessi agli orali degli esami avvocato che ricorrentemente si rinnovano.Confusione e interdizione nei tanti che hanno visto assegnarsi punteggi bassi ai pareri scritti, non superando così il primo step degli esami avvocato.

Ma qual è il problema? Dov’è che va collocato questo gap che separa commissioni d’esami avvocato e aspiranti avvocati? E solo allo studio superficiale e/o non consono dei candidati agli scritti che va ricondotto il non superamento della prova? Sono il processo, l’iter, le modalità di svolgimento e le regole del gioco consolidate a rendere tutto cosi drammaticamente complicato?

Perché si è sempre cosi terrorizzati nell’affrontare questo esame di Stato? Perché tutta questa ansia da prestazione nei cuori dei tanti giovani che si apprestano ad affrontare ogni anno gli esami avvocato?

Il punto della commissione sugli orali esami avvocato

A spiegare  i perché  e a raccontare situazioni e processi talvolta ignorati, il Prof. Virgilio D’Antonio, ma professore associato di Diritto privato comparato e docente di comunicazione e diritto comparato, Diritto Comunicazione Multimediale e Diritto delle istituzioni europee. Avvocato, è consulente di livello nazionale TP (Associazione Italiana Pubblicitari Professionisti) e soprattutto membro, per la scorsa edizione degli esami avvocato, delle commissioni giudicatrici.

Ogni anno si replica il medesimo “bagno di sangue” per gli esami avvocato. Di tornata in tornata gli esami di Stato da avvocato, infatti, in tutta Italia, sono accompagnati da percentuali sempre molto preoccupanti: mediamente il Sud si aggiudica il 30% circa, mentre il nord il 40% dei promossi agli scritti. Perché questa ormai consolidato “standard”?

Si tratta di una prova complessa in cui la persona esaminata si dovrà confrontare con diverse materie: in primis, in sede di scritti, la redazione di un parere in materia di diritto civile, un parere di penale ed, infine, la redazione di un atto giudiziario. C’è anche da dire che questo esame è stato riformato pochi anni or sono al fine di evitare prassi localistiche che stavano dilagando su scala nazionale. In precedenza, infatti, si registravano forti difformità tra le percentuali di promossi da commissione a commissione, con inquietanti fenomeni di migrazione verso quelle più favorevoli. Attualmente,  la commissione tenuta alla correzione degli scritti non è quella deputata anche agli esami orali, con sorteggio annuale degli abbinamenti. Dunque, ogni candidato finisce per confrontarsi con due commissioni distinte: l’una per gli scritti, l’altra per gli orali. Questo meccanismo dovrebbe garantire, nel tempo, una certa uniformità di giudizio a livello nazionale“”

A suo parere, il superamento degli esami avvocato è direttamente correlato al grado di preparazione universitaria del candidato?

Ritengo che la preparazione universitaria, per quanto importante, incida relativamente. Ciò che è determinante è la formazione post-laurea e, soprattutto, la pratica forense, che si effettua prima dell’esame. Raramente un giovane durante il praticantato ha occasione di scrivere pareri. Per di più, gli esami vertono su tre distinte discipline: amministrativo, civile e penale. E’ difficile che, durante la pratica, si riescano ad approfondire tutti e tre gli ambiti. In tal senso, sarebbe auspicabile creare una maggiore connessione tra pratica forense e modalità d’esame

Si può essere ragionevolmente “confidenti” che chi ha superato gli scritti “automaticamente” sia in grado anche di superare gli esami avvocato orali? Gli orali possono essere considerati più semplici rispetto ai pareri previsti per le prove scritte?

No, assolutamente no. Come detto, la commissione che valuta gli scritti non è la stessa che valuterà anche la prova orale. All’inizio dell’orale, è comune tuttavia che si inizi proprio dalla trattazione degli scritti svolti; si tratta di una prassi, che non costituisce “la” regola.  A prescindere da ciò, vengono poste una serie di domande volte a verificare la preparazione e la capacità di argomentazione del candidato sulle materie che questi ha scelto di affrontare (tra le quali, almeno una procedura e la deontologia forense).  Non è detto che tutti i candidati che superano gli scritti superino anche gli orali: anzi, molte commissioni, soprattutto nel Nord Italia, sono estremamente rigorose in sede di esame orale. Come è evidente, la prova orale risponde a fattori di giudizio almeno in parte differenti da quelli che regolano gli scritti: la capacità e la sicurezza espositive diventano decisive. Una cosa molto interessante da ricordare è la poliedricità dei membri che compongono la commissione: due magistrati, due avvocati, un docente universitario. Ovviamente, ciascuno contribuirà, con la propria per sua competenza il candidato

Lei oggi è un brillante avvocato, oltre che essere un docente universitario molto stimato dal corpo studente. Ha fatto parte l’anno scorso inoltre delle commissioni per gli esami avvocato. Ma ancor prima lei stesso è stato un aspirante avvocato alle prese con l’esame di stato. Ora, in virtù di questo mix di aspetti che caratterizzano il suo percorso fin oggi, quali consigli si sentirebbe di dare a chi in questi giorni o a breve si ritroverà alle prese con gli orali?

“Innanzitutto, trovo limitante pensare di fondare la propria preparazione sul semplice “censimento” delle domande che la commissione fa in una data sessione d’orali. Le domande, infatti, vengono elaborate ex novo ad ogni seduta dai commissari. Eviterei, poi, di utilizzare per lo studio compendi o testi che promettono rapide preparazioni. Ritengo che chi si presenta all’esame di avvocato, in ultima analisi, debba essere in grado di convincere la commissione esaminatrice così come un giorno dovrà essere in grado di convincere una corte”

Ritiene determinante farsi “supportare” nella preparazione per gli esami avvocato? Il supporto di corsi ad hoc per la preparazione, a suo giudizio, sono utili o necessari?

“Necessario sicuramente no. Come per tutto ciò che è sul mercato, esistono corsi di buon livello, tenuti da docenti di rilievo, che forniscono un ottimo grado di preparazione; altri magari sono più scadenti. Una cosa è certa: non li considererei necessari o indispensabili. Ci sono tanti professionisti che hanno superato l’esame di stato senza alcun problema con una preparazione autonoma”.

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. 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Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto