Esame Avvocato 2014-2015: è tempo di riprendere in mano carta e penna e di esercitarsi nella redazione dei pareri e degli atti giudiziari.
Le prove scritte si terranno nei giorni 16, 17 e 18 Dicembre 2014. Vediamo quali sono le ipotetiche tracce esame avvocato 2014-2015 e i consigli della commissione
Tracce Esame Avvocato 2014
Come ben saprete, quest’anno, l’esame di abilitazione all’esercizio della professione di avvocato andrà in scena a ridosso del periodo natalizio.
Le tre prove scritte, infatti, si terranno nei giorni 16, 17 e 18 dicembre e saranno incentrate, come di consueto, su tematiche formulate dal Ministero della Giustizia.
A stabilirlo è un bando, recante la disciplina relativa alla sessione 2014, firmato, lo scorso 12 settembre, dal Guardasigilli italiano, Andrea Orlando.
Tra non molto, dunque, inizierà l’esame più atteso dell’anno: un traguardo agognato da migliaia di aspiranti avvocati. Si tratta di una prova a dir poco ardua, l’epilogo di un percorso irto d’ostacoli. L’esame di avvocato ha carattere teorico-pratico ed è caratterizzato da quattro prove: tre scritte ed una orale. L’attuale sistema, basato su pareri svolti ed atti giudiziari, affonda le proprie radici nel lontano 1989, ed in particolare, nella legge 20 aprile n. 142, recante modifiche alla disciplina degli esami di procuratore legale e di avvocato.
Ma cerchiamo di riassumere in breve l’essenza delle tre prove scritte dell’esame avvocato 2014 e, nel contempo, di far luce sulle possibili tracce esame avvocato, 2014, leggendo inoltre utili consigli per come affrontare e come superare l’esame avvocato 2014.
Tracce Pareri Esame Avvocato
La prima prova scritta dell’esame avvocato 2014 si svolgerà, come detto, il giorno 16 dicembre, le tracce esame avvocato riguarderanno la redazione del parere civile. La redazione del parere di diritto civile rappresenta la prima prova in ordine di tempo che il candidato deve affrontare; per questo il candidato, dopo un’attenta analisi dei fatti, deve preoccuparsi soprattutto di inquadrare correttamente gli istituti giuridici che si riferiscono al caso in esame, approfondendone aspetti ed effetti.
Ecco alcuni suggerimenti e come si redige un parere civile: di seguito le indicazioni:
- Importanti per un buon parere civile sono chiarezza e logicità nell’esposizione;
- Si deve essere in grado di dimostrare attraverso la redazione del parere una capacità concreta di soluzione di problemi giuridici nonché una buona conoscenza dei fondamenti teorici degli istituti giuridici proposti nel parere civile stesso;
- Infine, è importante dimostrare la propria capacità di cogliere, se necessari, profili di interdisciplinarietà.
In un’intervista esclusiva rilasciata, di recente, sulle colonne di Controcampus, il Dott. Luigi Pansini, membro dell’Associazione Nazionale Forense, ha dichiarato che: “i candidati devono tener presente che quasi sempre vengono proposte cause risolte nell’ultimo mese, alcune addirittura nei giorni precedenti alla prova. Spesso gli argomenti proposti non entrano nello specifico ma restano sul generico; può sembrare una facilitazione, in realtà può essere un’arma a doppio taglio in quanto, chi vuole strafare, rischia di scivolare”.
Ed ora veniamo al toto tracce esame parere civile. Secondo alcune correnti di pensiero (da non prendere, ovviamente, per oro colato) quest’anno le tracce esame più quotate potrebbero essere le seguenti:
- Tracce esame avvocato 2014 in materia di diffamazione a mezzo stampa (Sezioni Unite Sentenza n. 21404 del 2014)
- Tracce esame avvocato 2014 in materia di diritto alla riservatezza (Sentenza n. 14326-2014)
- Tracce esame avvocato 2014 in materia di tutela del consumatore (Sentenza n. 15824-2014)
- Tracce esame avvocato 2014 in materia di equa riparazione (Sezioni Unite Sentenza n. 19977-2014)
Svolgimento Tracce Esame Avvocato 2014
La seconda prova scritta, invece, si svolgerà il 17 dicembre e concernerà il diritto penale.
Per sviluppare un parere penale “sufficiente” la possibilità di consultare i codici all’Esame avvocato rappresenta, certo, uno straordinario database nozionistico. Ma a fare la differenza, come sempre, è capacità del candidato di comprendere la ratio degli istituti da applicare al problema pratico sotteso alle tracce attraverso un ragionamento personale, coerente ed ordinato. Per la stesura di un parere penale valido, quindi, è buona prassi definire alcuni passaggi cruciali:
- nella fase di studio della traccia, definiamo il fatto giuridico portante e gli elementi accessori che integrano il quadro.
- si inizia così con una breve introduzione in cui si individuano le questioni principali da affrontare;
- si “inquadrano” gli istituti rilevanti, facendo riferimento alla giurisprudenza esistente sull’argomento, descrivendo brevemente la disciplina e arrivando rapidamente alla questione principale;
- sulla base dei codici, descrivere gli orientamenti giurisprudenziali le relative tendenze dottrinali;
- fondamentale è la parte “motivazionale”, in cui si illustra la risoluzione della questione. Chiarezza, sinteticità e logicità: queste le caratteristiche di un parere penale vincente;
- si chiude con una brevissima conclusione in cui il candidato rassegna le sue motivazioni nell’interesse del richiedente. Meglio se sintetica e puntuale.
Come per la prima prova di civile, anche per la redazione del parere penale i candidati potranno scegliere la traccia a loro più congeniale tra due pareri: uno di parte generale e l’altro di parte speciale.
Nel primo caso, il parere penale si concretizzerà nello sforzo argomentativo di sostenere la tesi più favorevole all’ipotetico assistito, anche se minoritaria o risalente in giurisprudenza. Nel secondo caso, invece, si tratterà di redigere un “parere pro veritate”, fornito, cioè, non nell’interesse esclusivo del cliente, bensì nell’interesse equidistante della verità . In entrambi i casi, occorrerà individuare l’elemento che relaziona la premessa teorica alla questione giuridica da risolvere, legando l’istituto giuridico sottostante al caso specifico.
In un’intervista rilasciata recentemente, l’Avv. Bruno Fiammella, docente di informatica giuridica, ha spiegato che: “La difficoltà più frequente riscontrabile nella redazione del parere penale è data dal fatto di non sapere impostare un elaborato, creando una adeguata scaletta degli argomenti da trattare, nonché della difficoltà di concatenazione logico-giuridica di ciò che deve essere esposto per fornire una risposta soddisfacente ed esaustiva al quesito postulato in traccia. Rendere un parere scritto, richiede delle conoscenze di fondo”.
Ed ora veniamo al toto tracce esame parere penale. Secondo alcune correnti di pensiero (da non prendere, ovviamente, per oro colato) quest’anno le tracce esame più quotate potrebbero essere le seguenti:
- Tracce esame avvocato 2014 in materia di associazione di stampo mafioso (Sentenza n. 17894 del 2014)
- Tracce esame esame avvocato 2014 in materia di doping (Sentenza n. 36700 del 2014)
- Tracce esame esame avvocato 2014 in materia di confisca preventiva (Sentenza n. 17935 del 2014)
Consigli commissione sulle tracce esame avvocato
La terza prova scritta, infine, andrà in scena giovedì 18 dicembre e riguarderà la redazione di un atto giudiziario che postuli conoscenze di diritto sostanziale e processuale, su un quesito proposto in materia di diritto civile, penale o amministrativo.
Per redigere un atto giudiziario è necessario che il candidato abbia svolto, in maniera a dir poco proficua, i 18 mesi di pratica. Questa prova, infatti, richiede adeguate conoscenze giuridiche, sia teoriche, sia pratiche. Il candidato, assunte le vesti dell’avvocato, è tenuto, da un lato, ad arguire dalla traccia quale sia l’atto giudiziario più idoneo e, dall’altro, ad attuare una vera e propria osmosi tra strumenti di diritto processuale (procedura civile, penale, amministrativa) e sostanziale (diritto civile, penale, amministrativo). Pertanto, la redazione dell’atto impone l’ottemperanza ad appositi schemi giuridici.
Dopo aver redatto la parte introduttiva (fate attenzione alla grafia) è necessario indicare la natura dell’atto giudiziario da adottare, inserendo all’interno dello schema giuridico i dettagli nevralgici relativi al quesito. Infine, l’aspirante avvocato, dopo aver completato lo schema dell’atto giudiziario, deve formulare le richieste (da espletare a beneficio, o per conto, del cliente) e redigere, se necessario, le eventuali annotazioni (con riferimenti normativi).
Nel corso di un’intervista esclusiva rilasciata al magazine d’informazione universitaria e giovanile Controcampus, l’Avv. Americo Montera, Presidente del Consiglio dell’Ordine Forense di Salerno, ha dichiarato:
“L’abilitazione ad una professione è sempre un momento importante ma deve essere destinato solo ed esclusivamente a coloro i quali poi, effettivamente, la eserciteranno. Avviene, invece, nel caso dell’abilitazione all’Avvocatura, che l’esame di abilitazione è accessibile a tutti e, quindi, si verifica la penalizzazione di coloro i quali veramente ed effettivamente vorranno lavorare come Avvocati. Non è solo la redazione dell’atto giudiziario a presentare difficoltà ma non per la forma bensì per i contenuti. Sono difficoltose tutte e tre le prove. Infatti, l’argomento da trattare può essere tratto da qualsiasi istituto giuridico. Il candidato deve praticamente conoscere tutto lo scibile del diritto. In verità mi sembra un poco esagerato…”.
Redazione Controcampus
Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro.
Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte.
Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto.
Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo.
Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics).
I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
La Storia
Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione.
Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani.
Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it.
Dalle origini al 2004
Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero.
Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore.
Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi:
Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione
Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia
Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno.
Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure.
Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10.
Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze.
Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50.
Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta.
Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali.
Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp.
È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia.
Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze.
La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico.
Dal 2005 al 2009
A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono:
Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali
Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria
Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo.
Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata.
Dal 2009 ad oggi
Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale.
Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico.
Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali.
Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università.
Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza.
Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria.
Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario.
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