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Pareri Penale Esame Avvocato 2014: tracce e svolgimento pareri penale

Redazione Controcampus 17 Dicembre 2014
R. C.
24/04/2024

Seconda prova scritta esame avvocato 2014: aperte le buste! Ecco l’attesa redazione dei pareri penale.

Di seguito le tracce ufficiali gli svolgimenti e possibili soluzioni dei pareri penale, dell’esame avvocato 2014/ 2015

Pareri Penale Esame Avvocato 2014

Pareri Penale Esame Avvocato 2014

Ecco quindi come redigere i pareri penale all’esame di avvocato 2014, i cosigli sulla seconda prova scritta, le tracce, svolgimenti e soluzioni dei pareri penale, schema redazione e consigli struttura dell’esame dettati dalla redazione.

Superata la boa della prima prova scritta dedicata alla redazione del parere civile, all’esame per l’abilitazione all’esercizio della professione forense si torna sui banchi per il secondo atto dell’esame avvocato 2014: l’attesa redazione dei pareri penale, ovvero la ri-soluzione di due casi “pratici” in materia penale, corredati dagli opportuni riferimenti giurisprudenziali e dalle immancabili conclusioni-motivazioni ai pareri penale.

Conclusa la copiatura  delle tracce, il tempo concesso per la redazione dei pareri penale sarà di 7 ore complessive, con possibilità (anche quest’anno) di consultare i codici annotati con la giurisprudenza.  Le regole generali di stesura sono le stesse valide per il parere civile: logica e sintesi, chiarezza espositiva, grammatica e sintassi corrette e uso della terza persona singolare. Per il superamento della seconda prova relativa alla redazione dei pareri penale dell’esame avvocato è sufficiente totalizzare un punteggio minimo di almeno 30 punti su 90.

Traccia Svolgimento e Soluzioni Pareri Penale Esame Avvocato 2014

Prima Traccia Seconda Prova Esame Avvocato 2014: prima traccia parere penale

“Con sentenza pronunciata dal Tribunale nell’ottobre 2012 e depositata il 30.11.2012, Tizio, incensurato di anni 42, viene condannato con la concessione delle attenuanti generiche alla pena di anni 3 di reclusione, con interdizione perpetua dai pubblici uffici, in quanto giudicato responsabile del reato di cui all’art.317 c.p., commesso nell’anno 2010, perché nella sua veste di pubblico ufficiale, quale ispettore del lavoro della ASL, nel corso di un accertamento presso un’autorimessa in cui era emersa l’irregolare assunzione di lavoratori dipendenti in nero, dopo aver detto al titolare dell’autorimessa, Caio, che, se non gli avesse corrisposto la somma di euro 500,00 avrebbe proceduto a contestare, come previsto dalla legge, sanzioni dell’importo di alcune migliaia di euro, si faceva consegnare la predetta somma senza poi procedere a contestazione alcuna. Tizio, subito dopo l’avvenuto deposito della sentenza, si reca da un avvocato per avere un parere. Il candidato, assunte le vesti del candidato di Tizio, rediga motivato parere illustrando gli istituti e le problematiche sottese alla fattispecie in esame.”

Seconda Traccia Seconda Prova Esame Avvocato 2014: seconda traccia parere penale

“Tizio – di professione autotrasportatore- effettuava trenta transiti sulla rete autostradale omettendo di corrispondere il relativo pedaggio, per il totale di euro 350,00. In particolare, in alcuni casi, dopo aver ritirato alla guida dell’autocarro di sua proprietà, il tagliando di ingresso del casello autostradale, una volta aggiunto alle varie stazioni di uscita si immetteva nella corsia riservata ai possessori di di tessera via card o di telepass e si accodava al veicolo che lo precedeva riuscendo a transitare, sulla scia di questo, prima che la sbarra di blocco si fosse abbassata. Tizio non veniva mai fermato dalle forze dell’ordine o dall’addetto al casello, ma il numero di targa veniva rilevato attraverso un sistema fotografico automatico in dotazione della società autostrade. In altri casi,ometteva il pagamento dichiarando all’addetto al casello di uscita di aver smarrito il tagliando di ingresso e di essere sprovvisto di denaro.Tizio viene sottoposto a procedimento penale e si reca da un avvocato per conoscere le possibili conseguenze penali della propria condottta. Il candidato assunte le vesti del legale di Tizio analizzi la fattispecie o le fattispecie configurabili nelle condotte prescritte.”

Pareri Penale Esame Avvocato 2014: Schema redazione e svolgimento

Schema redazione esame avvocato

Come da regolamento, al candidato si fa richiesta di produrre un parere scritto in materia di Diritto Penale da scegliersi tra due diversi titoli: uno di parte speciale e l’altro di parte  generale. 

Nel primo caso, il parere verterà sullo sforzo argomentativo di perorare la tesi più favorevole all’ipotetico assistito, anche se minoritaria o risalente in giurisprudenza. Nel secondo, invece, si tratterà di redigere un “parere pro veritate”, reso, cioè, non nell’interesse esclusivo del cliente, quanto piuttosto nell’interesse equidistante della verità .

Come approcciare all’esame di avvocato 2014 i pareri penale? Cosa ci chiedono le tracce? Non un semplice atto in cui si perorano le ragioni dell’assistito, assumendo le argomentazioni della controparte semplicemente per contestarle, né una elencazione fredda degli orientamenti giurisprudenziali esistenti, di cui riportare acriticamente le massime. La redazione dei pareri penale deve consistere nell’esposizione ragionata, solida nel complesso, ma scorrevole e fruibile nelle sue articolazioni strutturali, della soluzione giuridica di un caso concreto. No a dogmatismi e elucubrazioni eccessivamente teoriche. Sì al taglio pratico e alla capacità di collegare logicamente e utilmente orientamenti giurisprudenziali e fattispecie. I pareri penale dovranno essere, in altre parole, l’esposizione “coordinata” delle ragioni che sorreggono orientamenti contrastanti ed avere come finalità ultima quella di  indicare con adeguata motivazione al cliente la strada migliore da percorrere nel suo interesse. Il che, ovviamente, potrebbe condurre anche a prospettare soluzioni svantaggiose per l’assistito o addirittura a criticare l’indirizzo prevalente in giurisprudenza.

Come redigere un parere penale Come redigere i pareri penale

Come affrontare e risolvere la questione sui pareri penale all’esame d’avvocato 2014.

Lo schema risolutivo dei pareri penale è sempre insito nelle tracce sottoposte all’esaminando. Ciononostante è bene darsi una struttura portante generale, necessaria ad una redazione armonica e completa dei nostri pareri penale. Si tratta, allora, di capire quale sia quell’elemento che relaziona la premessa teorica alla questione giuridica da risolvere. Il punto, cioè, è trovare il “grimaldello interpretativo” che lega l’istituto al caso concreto.

Di seguito vi suggeriamo un possibile schema di redazione dei pareri penale esame avvocato 2014

Schema di redazione pareri penale esame avvocato 2014

Nella produzione dei pareri penale- Esame avvocato è buona prassi darsi una scaletta chiara ed organica:

  • nella fase di studio delle tracce dei pareri penale 2014, definiamo il fatto giuridico portante e gli elementi accessori che integrano il quadro. Normalmente è la stessa traccia ad indicare espressamente la tematica generale da esaminare tramite la richiesta di “ premessi sommari cenni in tema di …” o “premessi cenni”. Tale premessa consiste in un riassunto della vicenda mediante cui il candidato rielabora personalmente gli elementi contenuti nella traccia che intende valorizzare.
  • si inizia così con una breve introduzione in cui si individuano le questioni principali da affrontare;
  • si “inquadrano” gli istituti rilevanti, facendo riferimento alla giurisprudenza esistente sull’argomento, descrivendo brevemente la disciplina e arrivando rapidamente alla questione principale. Mai introdurre nella traccia elementi fantasiosi o circostanze non espressamente contemplate, ma è opportuno attenersi esclusivamente a quanto richiesto dalla traccia.
  • analisi dell’evoluzione giurisprudenziale:
    • esposizione della tesi giurisprudenziale maggioritaria;
    • ricerca ed esplicitazione dei fondamenti sottesi anche alla luce, se necessario, della dottrina più rilevante;
    • esposizione della tesi giurisprudenziale minoritaria o isolata;
    • esposizione della tesi preferibile avendo particolare riguardo all’eventuale soluzione proposta dalla Corte di Cassazione a Sezioni Unite.Tuttavia, in mancanza di questa, si dovrà prospettare come verosimile l’adesione da parte del giudicante all’orientamento prevalente o più recente.
    • sulla base dei codici, descrivere gli orientamenti giurisprudenziali e le relative tendenze dottrinali;
    • si approfondisce la parte “motivazionale”, in cui si illustra la risoluzione della questione.
    • si chiude con brevissima conclusione in cui il candidato rassegna le motivazioni nell’interesse del richiedente.

Ma come redigere efficacemente dei pareri penale all’esame avvocato 2014 a prova di bocciatura? E come svolgere una corretta interpretazione dei fatti cui far seguire l’analisi dei principi di diritto che ineriscono alla fattispecie in esame?

Gennaro Demetrio Paipais Gennaro Demetrio Paipais

Come affrontare la prova odierna? Ecco le indicazioni/valutazioni dell’Avv. Gennaro Demetrio Paipais, avvocato del Foro di Napoli e Presidente dell’Unione Giovani Penalisti, sulla seconda prova odierna.

Avv. Paipais, in queste ore centinaia di candidati sono  impegnati nel secondo atto dell’Esame di avvocato 2014: l’attesa redazione dei pareri penale. Quali sono  le difficoltà più frequentemente riscontrate dai candidati nella stesura del parere motivato penale (errori ricorrenti, anche grammaticali, che penalizzano lo scritto in sede di valutazione…)?

“Dispiace ammetterlo ma gli errori ricorrenti sono spesso di natura lessicale. L’ansia d’esame, lo stress accumulato nei tre giorni di prova scritta inducono sovente i candidati a facili distrazioni. Bisognerebbe, invece, procedere con la dovuta cautela ortografica e con l’adozione di un criterio redazionale di tipo paratattico (e non ipotattico). Gli ingredienti per ottenere una buona performance sono la sintassi, il lessico, la consecutio temporum, l’interpunizione, la consequenzialità tra gli argomenti, l’ordine esplicativo ed una grafia chiara e limpida. Occorre, infine, segnalare l’errore ricorrente dei segni di riconoscimento: il compito deve essere anonimo. Bisogna evitare di firmare l’atto a nome proprio o inserire nella nomina eventuale il proprio nome.”

Come approcciare le tracce proposte per i pareri penale 2014? Quanto conterà nella produzione dei pareri odierni lo studio/ripasso della manualistica universitaria e quanto, invece, la lettura della giurisprudenza?

“È indispensabile un approfondimento degli istituti di parte generale e delle fattispecie incriminatrici di parte speciale prima ancora dell’orientamento giurisprudenziale. Quest’ultimo deve essere citato nell’elaborato al solo fine di suffragare la tesi che si vuole sostenere. Occorre, pertanto, una attenta disamina della struttura degli elementi costitutivi del reato, dell’essenza ontologica e dogmatica degli stessi, delle classificazioni varie (omissivo/commissivo, reato di condotta o di evento, di pericolo o di danno, etc) e delle singole fattispecie criminose per poter ricondurre la fattispecie concreta nel giusto alveo di valutazione ed addivenire ad una soluzione ragionata del caso concreto. In tal modo, il candidato potrà sviscerare la fattispecie criminosa sottesa al caso proposto e argomentare sulla sussistenza dei presupposti oggettivi e soggettivi della fattispecie in esame.”

Esistono tecniche o suggerimenti per affrontare al meglio la redazione dei pareri penale 2014? Quali indicazioni possiamo fornire? E come approcciare, invece, psicologicamente le due tracce?

“Preliminarmente suggerisco di  tenere in debita considerazione che il format da utilizzare deve essere parametrato sulle tecniche di lettura veloce solitamente impiegate dal commissario in sede di correzioni. L’elaborato, pertanto, deve essere di agevole lettura e facilmente comprensibile.  Occorre, poi, individuare dei criteri specifici di redazione del parere che tengano conto di un inquadramento della vicenda criminosa attraverso una sommaria enunciazione del fatto, una analisi della fattispecie concreta alla luce di premesse esegetiche, della riconducibilità ad una fattispecie criminosa, della soluzione prevalente suffragata da un orientamento giurisprudenziale e della conclusione. Ovviamente nel corso dell’esame l’emozione e lo stress potrebbero incidere  negativamente sul ragionamento (ciò soprattutto quando il candidato si presenta già alle cinque del mattino presso i padiglioni); suggerisco, quindi, la redazione, prima ancora della formulazione del parere, di uno schema orientativo e sintetico sulla scansione logico-razionale-giuridica del percorso espositivo. È doveroso, inoltre, attenersi strettamente alla traccia senza avventurarsi in considerazioni ultronee o basate su mere intuizioni (ad es., il danno potrebbe essere di speciale tenuità, all’imputato potrebbero riconoscersi le attenuanti generiche, etc). In bocca al lupo a tutti.”

© Riproduzione Riservata
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Redazione Controcampus Controcampus è Il magazine più letto dai giovani su: Scuola, Università, Ricerca, Formazione, Lavoro. Controcampus nasce nell’ottobre 2001 con la missione di affiancare con la notizia e l’informazione, il mondo dell’istruzione e dell’università. Il suo cuore pulsante sono i giovani, menti libere e non compromesse da nessun interesse di parte. Il progetto è ambizioso e Controcampus cresce e si evolve arricchendo il proprio staff con nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus, ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Il suo successo si riconosce da subito, principalmente in due fattori; i suoi ideatori, giovani e brillanti menti, capaci di percepire i bisogni dell’utenza, il riuscire ad essere dentro le notizie, di cogliere i fatti in diretta e con obiettività, di trasmetterli in tempo reale in modo sempre più semplice e capillare, grazie anche ai numerosi collaboratori in tutta Italia che si avvicinano al progetto. Nascono nuove redazioni all’interno dei diversi atenei italiani, dei soggetti sensibili al bisogno dell’utente finale, di chi vive l’università, un’esplosione di dinamismo e professionalità capace di diventare spunto di discussioni nell’università non solo tra gli studenti, ma anche tra dottorandi, docenti e personale amministrativo. Controcampus ha voglia di emergere. Abbattere le barriere che il cartaceo può creare. Si aprono cosi le frontiere per un nuovo e più ambizioso progetto, per nuovi investimenti che possano demolire le barriere che un giornale cartaceo può avere. Nasce Controcampus.it, primo portale di informazione universitaria e il trend degli accessi è in costante crescita, sia in assoluto che rispetto alla concorrenza (fonti Google Analytics). I numeri sono importanti e Controcampus si conquista spazi importanti su importanti organi d’informazione: dal Corriere ad altri mass media nazionale e locali, dalla Crui alla quasi totalità degli uffici stampa universitari, con i quali si crea un ottimo rapporto di partnership. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus ha un proprio obiettivo: confermarsi come la principale fonte di informazione universitaria, diventando giorno dopo giorno, notizia dopo notizia un punto di riferimento per i giovani universitari, per i dottorandi, per i ricercatori, per i docenti che costituiscono il target di riferimento del portale. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito, l’università gratis. L’università a portata di click è cosi che ci piace chiamarla. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei nostri lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. La Storia Controcampus è un periodico d’informazione universitaria, tra i primi per diffusione. Ha la sua sede principale a Salerno e molte altri sedi presso i principali atenei italiani. Una rivista con la denominazione Controcampus, fondata dal ventitreenne Mario Di Stasi nel 2001, fu pubblicata per la prima volta nel Ottobre 2001 con un numero 0. Il giornale nei primi anni di attività non riuscì a mantenere una costanza di pubblicazione. Nel 2002, raggiunta una minima possibilità economica, venne registrato al Tribunale di Salerno. Nel Settembre del 2004 ne seguì la registrazione ed integrazione della testata www.controcampus.it. Dalle origini al 2004 Controcampus nacque nel Settembre del 2001 quando Mario Di Stasi, allora studente della facoltà di giurisprudenza presso l’Università degli Studi di Salerno, decise di fondare una rivista che offrisse la possibilità a tutti coloro che vivevano il campus campano di poter raccontare la loro vita universitaria, e ad altrettanta popolazione universitaria di conoscere notizie che li riguardassero. Il primo numero venne diffuso all’interno della sola Università di Salerno, nei corridoi, nelle aule e nei dipartimenti. Per il lancio vennero scelti i tre giorni nei quali si tenevano le elezioni universitarie per il rinnovo degli organi di rappresentanza studentesca. In quei giorni il fermento e la partecipazione alla vita universitaria era enorme, e l’idea fu proprio quella di arrivare ad un numero elevatissimo di persone. Controcampus riuscì a terminare le copie date in stampa nel giro di pochissime ore. Era un mensile. La foliazione era di 6 pagine, in due colori, stampate in 5.000 copie e ristampa di altre 5.000 copie (primo numero). Come sede del giornale fu scelto un luogo strategico, un posto che potesse essere d’aiuto a cercare fonti quanto più attendibili e giovani interessati alla scrittura ed all’ informazione universitaria. La prima redazione aveva sede presso il corridoio della facoltà di giurisprudenza, in un locale adibito in precedenza a magazzino ed allora in disuso. La redazione era quindi raccolta in un unico ambiente ed era composta da un gruppo di ragazzi, di studenti (oltre al direttore) interessati all’idea di avere uno spazio e la possibilità di informare ed essere informati. Le principali figure erano, oltre a Mario Di Stasi: Giovanni Acconciagioco, studente della facoltà di scienze della comunicazione Mario Ferrazzano, studente della facoltà di Lettere e Filosofia Il giornale veniva fatto stampare da una tipografia esterna nei pressi della stessa università di Salerno. Nei giorni successivi alla prima distribuzione, molte furono le persone che si avvicinarono al nuovo progetto universitario, chi per cercarne una copia, chi per poter partecipare attivamente. Stava per nascere un nuovo fenomeno mai conosciuto prima, Controcampus, “il periodico d’informazione universitaria”. “L’università gratis, quello che si può dire e quello che altrimenti non si sarebbe detto”, erano questi i primi slogan con cui si presentava il periodico, quasi a farne intendere e precisare la sua intenzione di università libera e senza privilegi, informazione a 360° senza censure. Il giornale, nei primi numeri, era composto da una copertina che raccoglieva le immagini (foto) più rappresentative del mese, un sommario e, a seguire, Campus Voci, la pagina del direttore. La quarta pagina ospitava l’intervista al corpo docente e o amministrativo (il primo numero aveva l’intervista al rettore uscente G. Donsi e al rettore in carica R. Pasquino). Nelle pagine successive era possibile leggere la cronaca universitaria. A seguire uno spazio dedicato all’arte (poesia e fumettistica). I caratteri erano stampati in corpo 10. Nel Marzo del 2002 avvenne un primo essenziale cambiamento: venne creato un vero e proprio staff di lavoro, il direttore si affianca a nuove figure: un caporedattore (Donatella Masiello) una segreteria di redazione (Enrico Stolfi), redattori fissi (Antonella Pacella, Mario Bove). Il periodico cambia l’impaginato e acquista il suo colore editoriale che lo accompagnerà per tutto il percorso: il blu. Viene creata una nuova testata che vede la dicitura Controcampus per esteso e per riflesso (specchiato), a voler significare che l’informazione che appare è quella che si riflette, quello che, se non fatto sapere da Controcampus, mai si sarebbe saputo (effetto specchiato della testata). La rivista viene stampa in una tipografia diversa dalla precedente, la redazione non aveva una tipografia propria, ma veniva impaginata (un nuovo e più accattivante impaginato) da grafici interni alla redazione. Aumentarono le pagine (24 pagine poi 28 poi 32) e alcune di queste per la prima volta vengono dedicate alla pubblicità. Viene aperta una nuova sede, questa volta di due stanze. Nel Maggio 2002 la tiratura cominciò a salire, fu l’anno in cui Mario Di Stasi ed il suo staff decisero di portare il giornale in edicola ad un prezzo simbolico di € 0,50. Il periodico era cosi diventato la voce ufficiale del campus salernitano, i temi erano sempre più scottanti e di attualità. Numero dopo numero l’obbiettivo era diventato non più e soltanto quello di informare della cronaca universitaria, ma anche quello di rompere tabù. Nel puntuale editoriale del direttore si poteva ascoltare la denuncia, la critica, la voce di migliaia di giovani, in un periodo storico che cominciava a portare allo scoperto i risultati di una cattiva gestione politica e amministrativa del Paese e mostrava i primi segni di una poi calzante crisi economica, sociale ed ideologica, dove i giovani venivano sempre più messi da parte. Disabilità, corruzione, baronato, droga, sessualità: sono questi alcuni dei temi che il periodico affronta. Nel 2003 il comune di Salerno viene colto da un improvviso “terremoto” politico a causa della questione sul registro delle unioni civili, “terremoto” che addirittura provoca le dimissioni dell’assessore Piero Cardalesi, favorevole ad una battaglia di civiltà (cit. corriere). Nello stesso periodo Controcampus manda in stampa, all’insaputa dell’accaduto, un numero con all’interno un’ inchiesta sulla omosessualità intitolata “dirselo senza paura” che vede in copertina due ragazze lesbiche. Il fatto giunge subito all’attenzione del caporedattore G. Boyano del corriere del mezzogiorno. È cosi che Controcampus entra nell’attenzione dei media, prima locali e poi nazionali. Nel 2003 Mario Di Stasi avverte nell’aria segnali di cambiamento sia della società che rispetto al periodico Controcampus. Pensa allora di investire ulteriormente sul progetto, in redazione erano presenti nuove figure: Ernesto Natella, Laura Muro, Emilio C. Bertelli, Antonio Palmieri. Il periodico aumenta le pagine, (44 pagine e poi 60 pagine), è stampato interamente a colori, la testata è disegnata più piccola e posizionata al lato sinistro della prima pagina. La redazione si trasferisce in una nuova sede, presso la palazzina E.di.su del campus di Salerno, questa volta per concessione dell’allora presidente dell’E.di.su, la Professoressa Caterina Miraglia che crede in Controcampus. Nello stesso anno Controcampus per la prima volta entra nel mondo del Web e a farne da padrino è Antonio Palmieri, allora studente della facoltà di Economia, giovane brillante negli studi e nelle sue capacità web. Crea un portale su piattaforma CMS realizzato in asp. È la nascita di www.controcampus.it e l’inizio di un percorso più grande. Controcampus è conosciuto in tutti gli atenei italiani, grazie al rapporto e collaborazione che si instaura con gli uffici stampa di ogni ateneo, grazie alla distribuzione del cartaceo ed alla nuova iniziativa manageriale di aprire sedi - redazioni in tutta Italia. Nel 2004 Mario Di Stasi, Antonio Palmieri, Emilio C. Bertelli e altri redattori del periodico controcampus vengono eletti rappresentanti di facoltà. Questo non permette di sporcare l’indirizzo e linea editoriale di Controcampus, che resta libera da condizionamenti di partito, ma offre la possibilità di poter accedere a finanziamenti provenienti dalla stessa Università degli Studi di Salerno che, insieme alla pubblicità, permettono di aumentare gli investimenti del gruppo editoriale. Ciò nonostante Controcampus rispetto alla concorrenza doveva contare solamente sulle proprie forze. La forza del giornale stava nella fiducia che i lettori avevano ormai riposto nel periodico. I redattori di Controcampus diventarono 15, le redazioni nelle varie università italiane aumentavano. Tutto questo faceva si che il periodico si consolidasse, diventando punto di riferimento informativo non soltanto più dei soli studenti ma anche di docenti, personale e politici, interessati a conoscere l’informazione universitaria. Gli stessi organi dell’istruzione quali Miur e Crui intrecciavano rapporti di collaborazione con il periodico. Dal 2005 al 2009 A partire dal 2005 Controcampus e www.controcampus.it ospitano delle rubriche fisse. Le principali sono: Università, la rubrica dedicata alle notizie istituzionali Uni Nord, Uni Centro e Uni Sud, rubriche dedicate alla cronaca universitaria Cominciano inoltre a prender piede informazioni di taglio più leggero come il gossip che anche nel contesto universitario interessa. La redazione di Controcampus intuisce che il gossip può permettergli di aumentare il numero di lettori e fedeli e nasce cosi da controcampus anche una iniziativa che sarà poi riproposta ogni anno, Elogio alla Bellezza, un concorso di bellezza che vede protagonisti studenti, docenti e personale amministrativo. Dal 2006 al 2009 la rivista si consolida ma la difficoltà di mantenete una tiratura nazionale si fa sentire anche per forza della crisi economia che investe il settore della carta stampata. Dal 2009 ad oggi Nel maggio del 2009 Mario Di Stasi, nel tentativo di voler superare qualsiasi rischio di chiusura del periodico e colto dall’interesse sempre maggiore dell’informazione sul web (web 2.0 ecc), decide di portare l’intero periodico sul web, abbandonando la produzione in stampa. Nasce un nuovo portale: www.controcampus.it su piattaforma francese Spip. Questo se da un lato presenta la forza di poter interessare e raggiungere un vastissimo pubblico (le indicizzazioni lo dimostrano), dall’altro lato presenta subito delle debolezze dovute alla cattiva programmazione dello stesso portale. Nel 2012 www.controcampus.it si rinnova totalmente, Mario Di Stasi porta con se un nuovo staff: Pasqualina Scalea (Caporedattore), Dora Della Sala (Vice Caporedattore), Antonietta Amato (segreteria di Redazione) Antonio Palmieri (Responsabile dell’area Web) Lucia Picardo (Area Marketing), Rosario Santitoro ( Area Commerciale). Ci sono nuovi responsabili di area, ciascuno dei quali è a capo di una redazione nelle diverse sedi dei principali Atenei Italiani: sono nuovi giovani vogliosi di essere protagonisti in un’avventura editoriale. Aumentano e si perfezionano le competenze e le professionalità di ognuno. Questo porta Controcampus ad essere una delle voci più autorevoli nel mondo accademico. Nel 2013 www.controcampus.it si aplia, il portale d'informazione universitario, diventa un network. Una nuova edizione, non più un periodico ma un quotidiano anzi un notiziario in tempo reale. Nasce il Magazine Controcampus, nascono nuovi contenuti: scuola, università, ricerca, formazione e lavoro. Nascono ulteriori piattaforme collegate alla webzine, non solo informazione ma servizi come bacheche, appunti, ricerca lavoro e anche nuovi servizi sociali. Certo le difficoltà sono state sempre in agguato ma hanno generato all’interno della redazione la consapevolezza che esse non sono altro che delle opportunità da cogliere al volo per radicare il progetto Controcampus nel mondo dell’istruzione globale, non più solo università. Controcampus diventa sempre più grande restando come sempre gratuito. Un nuovo portale, un nuovo spazio per chiunque e a prescindere dalla propria apparenza e provenienza. Sempre più verso una gestione imprenditoriale e professionale del progetto editoriale, alla ricerca di un business libero ed indipendente che possa diventare un’opportunità di lavoro per quei giovani che oggi contribuiscono e partecipano all’attività del primo portale di informazione universitaria. Sempre più verso il soddisfacimento dei bisogni dei lettori che contribuiscono con i loro feedback a rendere Controcampus un progetto sempre più attento alle esigenze di chi ogni giorno e per vari motivi vive il mondo universitario. Leggi tutto