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Risultati esami avvocato 2019: indiscrezioni correzioni compiti

Daniela Saraco 11 Giugno 2020
D. S.
28/03/2024

Ultime notizie sui risultati esami avvocato 2019: ecco quali sono ad oggi le novità e indiscrezioni sulle correzioni dei compiti per l’esercizio della professione forense che il DL apre alla modalità on line.

Di seguito gli aggiornamenti relativi all’esame di avvocatura, correzione prove scritte ed esami orali da remoto.

Per esercitare la legge, un laureato in Giurisprudenza deve ottenere l’ammissione all’esame di avvocatura.

I requisiti per l’ammissione sono valutati ogni anno da un esame scritto ed orale. E’  una delle prove più importanti per valutare se un candidato è idoneo o meno ad esercitare la professione di avvocato.

L’esame scritto è propedeutico a quello orale. Ma spesso ad essere stati messi sotto accusa, sono soprattutto i criteri di correzione con cui vengono esaminate le prove scritte.

In ogni caso, non sono pochi gli studenti che ritentano l’esame di avvocato ogni anno. E dato l’elevato numero di bocciati, c’è grande attesa di scorrere l’elenco dei nomi ammessi per scoprire subito se si è tra i fortunati che possono procedere alla seconda ed ultima fase, quella dell’orale.

Quest’anno, a causa dell’emergenza sanitaria, il Decreto Rilancio è intervenuto anche con alcune misure urgenti in tema di concorso notarile, nonché per l‘esame di abilitazione all’esercizio della professione forense. Il Decreto, infatti, stabilisce che la correzione delle prove scritte può avvenire da remoto e autorizza lo svolgimento a distanza degli esami orali programmati sino al 30 settembre 2020. Ma quando si conosceranno i risultati degli esami di avvocato 2019? C’è una data in cui le Corti di appello pubblicheranno gli esiti delle prove scritte? Che percentuale di ammissione c’è stata quest’anno? La media nazionale è di un candidato ammesso su due. In attesa che vengano comunicati i risultati e i nomi dei candidati ammessi all’orale, riportiamo gli ultimi aggiornamenti sui risultati esami avvocato 2019.

Indiscrezioni risultati esami avvocato 2019: possibile percentuale degli ammessi all’orale

Tra le diverse misure contenute nel nuovo DL Rilancio ci sono alcune che riguardano l’esame Avvocato 2019. Quest’ultimo si è svolto a dicembre 2019 ma ha subito  rallentamenti a causa dell’emergenza sanitaria. Le novità riguardano  le correzioni delle prove scritte e le modalità di svolgimento delle prove orali. Quando si conosceranno, dunque, i risultati esami avvocato 2019? Lo abbiamo chiesto a Francesco Savastano, già Presidente dell’Associazione Forense Stabiese, attualmente Consigliere dell’Ordine degli Avvocati : “Quest’anno sono stati ammessi all’orale 1592 candidati, pari al 39% dei partecipanti. La percentuale è abbastanza bassa a dimostrazione della complessità di tale esame. L’ammissibilità delle domande è decisa dalla commissione distrettuale che forma l’elenco degli ammessi.  Questo, poi,  viene depositato negli uffici della segreteria della commissione almeno quindici giorni prima dell’inizio delle prove orali.”

Il Consigliere continua: ” Successivamente viene data comunicazione dell’elenco degli ammessi sul sito del Ministero della Giustizia. I candidati ammessi sono inoltre avvisati  a mezzo PEC o  a mezzo posta raccomandata.”

Quando inizia la correzione dei compiti scritti dell’esame avvocato 2019

Il Decreto Rilancio consente la correzione degli elaborati scritti con modalità di collegamento a distanza per le commissioni. I presidenti delle commissioni fissano il calendario delle sedute, stabiliscono le modalità telematiche con le quali effettuare il collegamento a distanza e dettano le disposizioni organizzative. Le procedure devono garantire:

  • trasparenza;
  • collegialità;
  • correttezza;
  • rispetto delle misure anti Codiv-19.

Ma quando inizia la correzione dei compiti scritti? A risponderci è il Consigliere Savastano: ” La correzione dei compiti scritti anno 2019, è iniziata il 25 maggio scorso e terminerà, presumibilmente, entro la fine di luglio o al massimo entro il 16 settembre p.v.. Dal punto di vista tecnico, all’esame di avvocato possono accedere i praticanti che abbiano compiuto la pratica forense entro il giorno 10 del mese di novembre. E’ consentito produrre il certificato di compiuta pratica anche dopo la scadenza di tale termine, ma non oltre i venti  precedenti a quello fissato per l’inizio delle prove scritte.”

Come attendono i risultati degli esami di avvocato i candidati? Il consigliere conclude: ” Nel 2010 sono stato nella commissione di esame di avvocato ed è stata una magnifica esperienza formativa. Ho avuto il piacere di far parte di una commissione prestigiosa presieduta dall’avv. Roberto di Martino del Foro di Napoli, composta dal prof. Furgiuele, dr. Prisco, dai colleghi Gennaro Esposito del Foro di Nola e dal compianto Attilio Imbriani del Foro di Avellino ed altri ancora. Ricordo che tutti i mercoledì avevamo l’appuntamento fisso a Castel Capuano per esaminare i candidati ammessi agli orali di cui percepivo preoccupazione e nervosismo. E’ una prova importante per chi deve abilitarsi alla professione!” 

© Riproduzione Riservata
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Daniela Saraco Sona una donna, una madre, una docente. Scrivo di scuola e di formazione perché è il mio mondo quotidiano. La Direzione di Controcampus mi ha affidato la rubrica sulla scuola, per aiutare a capire meglio le notizie che raccontano la realtà scolastica, con pochi e semplici passaggi: • Cronaca, ossia il racconto dei fatti interessanti accaduti nel mondo della scuola • Inchiesta, è l'approfondimento di un tema attraverso ricerche e interviste. • Intervista, è interessante fare due chiacchiere con una persona particolare che ci può raccontare un'esperienza o una sua opinione. Perché è così difficile raccontare la scuola sui giornali? Perché è difficile trovare giornalisti davvero specializzati nel settore, che ha le sue caratteristiche peculiari e anche il suo lessico giuridico. Far scrivere un articolo sulla scuola a qualcuno che non sa cosa sia un PTOF, ignora le direttive delle ultime circolari ministeriali, non conosce la differenza fra un concorso abilitante per entrare in ruolo e uno aperto solo agli abilitati è come affidare la spiegazione di un discorso finanziario a un giornalista che non mastica neppure i termini base dell'economia. Gli articoli che riguardano la scuola e i suoi problemi, solitamente, nelle redazioni ormai sono affidati in molti casi a cronisti generici. Questo perché, mancando pagine specializzate e un interesse continuativo per il settore, l'articolo parte quasi sempre da un fatto specifico di cronaca spicciola avvenuto in tale o tal altro istituto, e che viene portato a conoscenza dei media da persone estranee alla scuola stessa. Io, invece, essendo ferrata sulle normative del settore e sui termini tecnici e avendo una memoria storica consolidata di quanto è avvenuto in precedenza, racconto episodi e avvenimenti di cui capisco la reale sostanza. Una scuola non ha un ufficio stampa o un addetto ai rapporti con i media, il Ministero non interviene se non con scarni comunicati che riguardano cose sue, i Presidi si trovano a dover rispondere a domande che rischiano di toccare particolari aspetti della privacy degli alunni e che, se rivelati incautamente, possono avere pesanti ripercussioni sulle vite di ragazzi spesso minorenni. Ecco perché risulta importante e necessario far scrivere di scuola a chi la scuola la fa! Leggi tutto