Per tutti gli aspiranti avvocati, nel 2021 gli esami di abilitazione all’esercizio della professione forense si faranno, ma con grandi news. Il neo ministro Marta Cartabia ha introdotto, infatti, una serie di modifiche.
La novità principale è l’assenza delle prove scritte che lasciano il posto ad un doppio orale.
Le nuove disposizioni, necessarie a causa dell’emergenza sanitaria, emergono dal decreto legge 31. Dopo i rinvii e ritardi del 2020, le ultime notizie hanno attirato non poche polemiche. Soprattutto per via di tempistiche e modalità di svolgimento dell’esame avvocato 2021, novità che prevedono quindi solo orale e non le prove scritte.
Prove scritte di Aprile esame avvocato 2021 sospese dal ministro Cartabia, come si svolgeranno le prove
Dopo la sospensione delle prove scritte di aprile è stato stabilito che l’esame di stato per l’abilitazione all’esercizio della professione forense si articolerà in due orali e nessuno scritto.
“Gli scritti non erano celebrabili. Non era pensabile riunire per tre giorni 26.000 persone, chiuse in una stanza, per un numero di ore molto lungo.” Ha affermato Marta Cartabia, neo ministra della giustizia nel governo Draghi.
Per chiare cause organizzative, ci sarà una riforma dell’esame avvocato 2021: annullate prove scritte e solo orale.
Ma gli aspiranti professionisti devono tenere conto che permane il rischio di un rinvio. E’ possibile, infatti, che si verifichino ritardi rispetto alle date previste del 13, 14 e 15 Aprile 2021.
Analizziamo come si svolgerà la prima prova orale degli esami di avvocato quest’anno.
- Sarà pubblica e avrà ad oggetto l’esame e la discussione di una questione pratico-applicativa. nella forma di un caso che si sviluppi su conoscenze di diritto sostanziale e di diritto processuale.
- Le sottocommissioni dell’esame di avvocato, prima dell’inizio dell’orale, prepareranno per ogni candidato tre quesiti. Saranno su una materia a scelta. Tra: diritto amministrativo, materia regolata da codice civile, materia regolata da codice penale.
- Le tre domande saranno poi messe in tre buste. Una delle tre sarà indicata dal candidato e il presidente di commissione procederà con la lettura.
- Sarà assegnata un’ora dal momento della dettatura del quesito. Mezz’ora per l’esame preliminare e mezz’ora per la discussione. Gli aspiranti avvocati potranno consultare i codici e prendere appunti.
- Terminata la discussione, la sottocommissione si ritirerà. Poi comunicherà al candidato l’esito della prova. Alla seconda prova sono ammessi coloro che hanno conseguito nella prima almeno 18 punti.
Ecco, invece, le novità inerenti alla seconda prova orale per l’abilitazione forense:
- Durerà tra i 45 e i 60 minuti per ciascun candidato e sarà pubblica.
- Ci sarà a non meno di 30 giorni di distanza dal primo orale.
- Si baserà su discussioni e valutazioni di brevi questioni relative a cinque materie scelte in anticipo dal candidato. In particolare: una tra diritto civile e penale. Una tra processuale civile e penale. Tre tra diritto costituzionale, amministrativo, tributario, commerciale, del lavoro, dell’Unione europea, internazionale privato, ecclesiastico.
- Sarà esaminata anche la conoscenza dell’ordinamento forense e dei diritti e doveri dell’avvocato.
- Per essere idonei bisognerà raggiungere un punteggio di almeno 108 punti. Più un punteggio di minimo 18 punti in almeno cinque materie.
Il decreto: DECRETO-LEGGE 13 marzo 2021, n. 31
Orali al posto degli scritti: le polemiche sulle nuove modalità
Dopo mesi di incertezze, la conferma della sospensione delle prove scritte di Aprile e le date per l’esame avvocato 2021. Con la pubblicazione del decreto in Gazzetta Ufficiale, però, tanti sono dubbi e polemiche.
Innanzitutto, per molti l’eliminazione degli scritti non è una vittoria. Anzi, l’opposto. Inoltre, si teme la tipologia di quesiti presentata al primo orale. Riguarderà lo svolgimento di un parere, di un atto o altro?
Altro punto criticato per prima prova sono le tempistiche, che appaiono davvero limitanti.
Per quel che riguarda la seconda parte dell’esame, invece, la difficoltà sembra essere un’altra. Non sarà possibile trattare una materia già presente nel primo orale. Questo, data la piccola finestra di tempo che dividerà i due esami, potrebbe essere problematico per la preparazione di alcuni candidati.
Per Marta Cartabia, comunque, la decisione non deve essere stata semplice. Al momento, tuttavia, questa strada sembra essere l’unica soluzione.
“Non era possibile immaginare nessuna altra modalità scritta che fosse rispondente alle richieste delle norme vigenti, che prevedono che gli esame si possa fare con non più di 30 persone per volta e con quei numeri, sarebbe stato semplicemente impossibile.” ha dichiarato la ministra.